Lucarelli vince ma non ride Il Cosenza finisce in ritiro
di Massimo Boccucci TERNI
Ritrova il sorriso la Ternana, con Bandecchi che torna in panchina e i rossoverdi che si rilanciano
inguaiando il Cosenza, fin troppo deludente anche in superiorità numerica quando prima della pausa prende il secondo gol e si condanna. Ma Lucarelli manda segnali minacciosi sul futuro: «Devo raggiungere la salvezza, poi a fine stagione parleremo. Qualcosa non mi è piaciuto, sono stati rotti alcuni accordi che avevamo fatto all’inizio. C’erano dei progetti, ora devo riflettere. La mia intenzione è quella di rimanere fino al 2025, però vedremo». Bisoli invece ha deciso di non parlare a fine gara per confrontarsi con la squadra negli spogliatoi.
LA PARTITA. Troppo rinunciatari per un tempo i calabresi, così agli umbri è bastato mantenere l’ordine per sbloccarla dopo un paio di punzecchiature iniziali con Partipilo e Koutsoupias, prima dell’unico spunto offensivo di Laura neutralizzato da Iannarilli. La Ternana sa colpire con una bella manovra, preparata da Donnarumma
con la palla lunga per Palumbo che dalla sinistra mette in mezzo per il tiro di Koutsoupias su Vigorito che se la ritrova addosso senza riuscire a sventare per il 1° gol del 20enne greco in campionato. Quando il capitano Defendi reagisce su un fallo di Caso e prende il rosso, il Cosenza invece di approfittarne si complica la vita perché sull’angolo di Palumbo c’è Donnarumma che raddoppia di testa e sale a 10 gol. Potrebbe colpire ancora Donnarumma, poi al rientro i calabresi si scuotono con Larrivey che segna di testa ma in fuorigioco. Pure in 10 uomini la Ternana non rinuncia, tra le ripartenze e i lanci lunghi. Donnarumma va a segno (12’), annullato per fuorigioco (un altro per offside ne viene annullato a Mazzocchi nel recupero. Bisoli si danna l’anima perché i suoi sprecano con Kongolo e Liot. E a fine gara la società spedisce tutti in ritiro: martedì c’è il Lecce.