Il Pescara esulta ai titoli di coda All’Olbia restano solo gli applausi
GIRONE B - Auteri con i cambi trova i gol della vittoria
Colpo di coda del Pescara, che in pieno recupero ribalta l’Olbia e vince, dopo essere stato sotto fino all’85’. Prima Ferrante, poi Frascatore all’ultimo assalto consentono al Pescara di rispondere al blitz del Cesena, compiuto qualche ora prima sul campo della Pistoiese e di agganciare l'Entella al quarto posto in classifica.
L’Olbia mastica amaro e rimane a metà strada tra i playoff (-4) e i playout (+2): la squadra di Canzi, reduce dal successo di Modena, sentiva vicino il secondo colpaccio di fila dopo l’illusorio gol segnato da La Rosa a metà primo tempo. Il centrocampista è stato assoluto protagonista nella prima parte di gara. In avvio ha colpito un palo deviando di testa un pallone crossato da Emerson, sugli sviluppi di un angolo. Ancora lui, al 17’, ha sfiorato l’1-0 con una conclusione dalla distanza, siglando, al terzo tentativo, il gol del vantaggio olbiese, grazie a una perfetta stilettata che ha sorpreso Sorrentino.
IL PESCARA SI DESTA. Timidamente il Pescara ha iniziato a giochicchiare, provando a sollecitare la difesa
avversaria con un colpo di testa di Cancellotti (alto) e un tiro telefonato di Clemenza. Molto più interessante, però, l’inzuccata di Brignani finita al lato (35’). Nella ripresa, subito pericoloso Arboleda che, tutto solo davanti a Sorrentino, ha sparato sul fondo, vanificando l’invito di Udoh.
A UTERI INDOVINALE MOSSE. La svolta per il Pescara è arrivata grazie alle sostituzioni operate da Auteri, che ha tirato via gli incerti Rauti e Cernigoi, inserendo prima Ferrante e poi Frascatore, gli autori dei due gol abruzzesi. La spinta dell’Olbia, dopo una conclusione di Ragatzu, si è esaurita, permettendo al Pescara di organizzare l’arrembaggio finale. Al 40’, Zappella ha attaccato sulla destra e ha fatto partire un traversone per il colpo di testa vincente di Ferrante. Gli abruzzesi ci hanno creduto e al sesto minuto di recupero Frascatore ha fulminato Ciocci con un sinistro imparabile.