Corriere dello Sport

Fortitudo-Virtus derby (im)possibile

Martino: «Loro sono tanti e forti a me basterebbe avere i miei...»

- Di Damiano Montanari BOLOGNA

Non sarà solo la sfida tra Davide e Golia, o quella tra il fanalino di coda e la seconda forza di Serie A; il derby numero 112 tra Fortitudo e Virtus esprimerà una differenza di valori tecnici, ancora prima che economici, che mai si era vista in precedenza nella storia di Basket City.

Questa sera alle ore 20,45 vedremo da una parte una Kigili figlia delle scelte estive in fase di mercato e con un consolidam­ento finanziari­o della proprietà in atto per guardare al presente e al futuro con maggiore serenità, mentre dall'altra una Segafredo capace di allestire un roster senza sbavature e, nonostante gli infortuni subiti, di migliorarl­o ulteriorme­nte, in ultimo con i clamorosi acquisti di due campioni assoluti come Hackett e Shengelia.

IMPRESA. Ecco allora che le parole del tecnico biancoblù Antimo Martino alla vigilia della sfida fotografan­o perfettame­nte l'attesa dell'ambiente: «Loro hanno talmente tanti giocatori di qualità, che possono contare su soluzioni tecnico tattiche praticamen­te infinite. Io spero di avere tutti i miei a disposizio­ne; questo mi farebbe piacere. Non per lamentarmi, ma non c'è una settimana in cui possiamo stare tranquilli. E' una situazione non facile. Da qui in avanti meriteremm­o un po' di fortuna». Insomma, per vincere la Fortitudo dovrà firmare un'autentica impresa.

INFERMERIA. Ad allargare ulteriorme­nte il divario tra biancoblù e bianconeri è infatti la situazione precaria in cui la Fortitudo si presenterà al derby. Troppi gli elementi cardine in dubbio o non al meglio: se Aradori, Feldeine e Mancinelli rientreran­no dopo assenze forzate più o meno lunghe, ma in condizioni tutte da valutare, sono Procida (blocco alla schiena) e Borra (virus intestinal­e) a preoccupar­e lo staff tecnico biancoblù, che tenterà un loro recupero in extremis, sapendo che negli ultimi giorni non si sono allenati. Certo, anche la Segafredo non impiegherà con ogni probabilit­à il nuovo arrivato Shengelia, che si è allenato solo alcuni giorni con i nuovi compagni, e Pajola, ancora alle prese con il Covid-19, ma la lunghezza e la qualità del roster permettono a coach Scariolo di avere certamente più opzioni del suo dirimpetta­io.

CARATTERE. A fare la differenza, però, sarà come accade in ogni derby bolognese il carattere, quella manifestaz­ione di garra, intensità e capacità di superare i propri limiti che sotto le Due Torri chiamano "fotta". Lo ha ben capito anche il virtussino Cordinier, costretto a guardare la sfida di andata con la Effe dalla panchina per infortunio. «Mi aspetto che i nostri avversari siano pronti a combattere. Noi abbiamo preparato bene la gara e saremo pronti a giocare in maniera dura e tosta, dando tutto ciò che abbiamo sul campo. So bene che questa partita è molto importante per noi e per i nostri tifosi. Dovremo essere pronti a giocare di squadra e a lottare insieme».

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CiamiLLo Antimo Martino (43) allena la Fortitudo Bologna

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