Udine ci riprova: sfida a Cantù e stavolta vuole alzare la Coppa
La Old Wild West batte Ravenna ed è in finale come nel 2021. Da Ros trascina i brianzoli, Scafati ko
Nella prima semifinale di A2 della giornata il bel miracolo messo in scena venerdì dalla falcidiata Ravenna, a casa mezza squadra e il coach Lotesoriere, non si è ripetuto. Tilghman ha svestito i panni dell’extraterrestre, anche per la normale stanchezza alla seconda giornata ravvicinata di gioco, segnando “solo” 21 punti, dopo i 42 da urlo di venerdì, e nemmeno il recupero, probabilmente un po’ forzato, di Sullivan assente precauzionalmente contro Pistoia, ha cambiato i valori in campo. Perché Udine, che vola a giocarsi il trofeo dopo la vittoria 88-69 sull’OraSì, resta una delle grandi favorite al salto in A. Intanto vorrebbe di sicuro alzare il trofeo che le è sfuggito lo scorso anno quando fu Napoli a sconfiggerla in finale. Piegata dalla fatica, Ravenna ha fatto ciò che ha potuto con dignità. Coach Zambelli ha dato largo spazio ai ragazzini del vivaio che già tanto bene avevano fatto nei quarti contro Pistoia e loro si sono ritagliati un altro pomeriggio tra i grandi, da raccontare quando domani torneranno sui banchi del liceo. Ma dall’altra parte la truppa di Boniciolli non ha fatto sconti e non s’è fatta certo intenerire dalle facce imberbi di Laghi, Giovannelli e degli altri. Sforzandosi il giusto, i friulani, che hanno portato quattro gio
catori in doppia cifra (Nobile 19, capitan Antonutti 14, Pellegrino 11 e Walters 10), hanno timbrato il cartellino che regala l’accesso alla finalissima. In casa ravennate, invece, accanto a Tilghman ha continuato la sua recita da star Simoni che anche contro Udine s’è mostrato glaciale realizzando 15 punti con 6/7 nel tiro su azione.
DA ROS TRASCINA CANTÙ. Nella seconda semifinale l’Acqua San Bernardo Cantù, dopo aver faticato
nella parte centrale della gara, ha trovato in Matteo Da Ros (17 punti, 4 rimbalzi, 2 assist) l’uomo capace di scuoterla e portarla a braccia alzate all’arrivo. 82-76 il finale per i brianzoli che oggi affronteranno alle 19 i friulani per sapere chi sarà a succedere a Napoli. Dopo un primo quarto equilibrato (18-17 per Cantù) è stata Scafati a prendere in mano le redini dell’incontro e innestare le marce basse per provare a scappare via. Monaldi, molto ispirato (18 punti), ha suonato la carica e così i campani dopo aver chiuso avanti al 20’ 42-38 , ha toccato anche il +11, 40-51. Ma Cantù non ha abbassato la guardia e lavorando duro in difesa, con spruzzate di zona e pressing a tutto campo, ha portato la gara dalla sua parte. Decisivo Da Ros, ma la giocata simbolo è forse il canestro del 73-69 con assist di Nikolic dietro la schiena convertito dal veterano di mille battaglie Cusin con annesso urlaccio da guerriero. Inutile l’arrembaggio finale di Scafati con Cantù che oggi proverà a mettere un altro trofeo nella sua lussuosa bacheca.
SERIE B. Nella prima semifinale della Coppa Italia di Serie B Cividale ha regolato Cremona 71-58 e oggi alle 16.30 sfiderà Roseto che ha sconfitto Agrigento 84-68.