Errori e difesa, solito harakiri Italia
Mancato il 22% dei placcaggi e regalate due mete alla Scozia proprio nel nostro momento migliore
Le mete sul groppone stavolta sono 5, e in tutto fanno 24. Poi ci sono i placcaggi mancati: 40 su 181 (22,1%! Per la Scozia sono 30 su 192, 15,6%). Anche una sicurezza come Ioane tentenna e balbetta ed ecco la 36ª sconfitta di fila al Sei Nazioni, 101 totali.
Braley lavora senza strafare in mediana, ma commette due errori pesanti nel miglior momento dell’Italia e con i suoi avanti 3-0. Minuto 18: placcaggio mancato su Turner (il tallonatore...) a centrocampo, numero da circo di Fagerson e meta di Johnson. Minuto 22: Price, sotto i suoi pali, intercetta il passaggio di Braley, che ignora Ruzza lanciato, poi Steyn e Harris confezionano la meta del 3-12. Il 9 azzurro non si abbatte e va a segnare dopo un gran lavoro di Bruno (prestazione da applausi) sulla destra. Ma subito dopo c’è una brutta meta da prima fase da mischia: 10-19.
La difesa fa acqua e conferma l’esigenza di un salto di qualità, anche a livello di staff. Intanto si vocifera che il prossimo allenatore del settore alle Zebre potrebbe essere l’italo-inglese Aldo Birchall, di ritorno dal... Cska Mosca.
La meta del bonus avversario stavolta arriva all’8’ st e parte da un Hogg che nella ripresa diventa imprendibile. Non che coprire su Price sia una passeggiata: l’assist che quest’ultimo confeziona proprio per Hogg sa di trucco di magia in una festa di compleanno.
Le firme di Capuozzo sono benedette, ma con la Scozia che tira i remi in barca dopo essersi garantita 5 punti e Cuttitta Cup. Sabato, in Galles, sarebbe gradita una difesa.