Delusione Inzaghi «Approccio errato»
Il tecnico nerazzurro ammette le difficoltà «Dobbiamo cambiare marcia» «Se vogliamo vincere lo scudetto serve un altro atteggiamento» Fair play, Inter già sentita dall’Uefa
La rimonta con tanto di allungo in classifica del Milan non ha scoraggiato Simone Inzaghi. Il tecnico ex Lazio è stato salvato dal pari nel recupero di Sanchez e il gol del cileno gli ha evitato una settimana di passione e... il +5 dei rossoneri. «Il sorpasso del Milan non ci ha tolto certezze - ha sottolineato -, ma semplicemente noi stiamo attraversando un periodo in cui abbiamo molta stanchezza per i tanti impegni ravvicinati. Il doppio confronto con il Liverpool ci ha tolto energie fisiche e mentali, ma lo abbiamo voluto con tutte le nostre forze e tra andata e ritorno ci rimane un grande rammarico perché, se gli episodi fossero andati in un altro modo, ora saremmo qui a parlare di altro. Ciò premesso, ci mancano 10 partite, compreso il recupero di Bologna, più la semifinale di Coppa Italia che vogliamo fare alla grande, pensando però a un impegno alla volta. Chi è la favorita per lo scudetto? Là davanti siamo tante formazioni che stanno dando vita ad un campionato entusiasmante e ci sarà da lottare fino alla fine. Pesa il fatto che ci considerino favoriti? A me e ai ragazzi no. Sappiamo da dove siamo partiti e abbiamo fatto ricredere tutti». Nella sua Inter lui dunque crede, anche se la frenata da febbraio in poi è stata vistosa: «Abbiamo perso forze, energie e giocatori in un momento cruciale della stagione, ma questo non deve essere un alibi perché possiamo fare meglio. Dobbiamo recuperare e dare il massimo».
PARI GIUSTO. Eccoci al commento sull'1-1 con il Toro: «Questo incontro è arrivato dopo un periodo molto compresso. Contro il Torino ci sono state tante situazioni, ma nel primo tempo come aggressività loro hanno fatto meglio di noi. Va detto comunque che Berisha è stato protagonista di due interventi strepitosi. Meritavamo prima il pareggio e se lo avessimo ottenuto, avremmo anche potuto vincere. Non sono contento dell'approccio al match perché dovevamo fare di più. Per puntare allo scudetto bisogna iniziare meglio le gare. Prendiamoci comunque questo pareggio in extremis. Il bilancio dell'ultimo periodo? In campionato abbiamo rallentato e adesso dobbiamo di nuovo cambiare marcia». Poi l'elogio per Sanchez: «Sta facendo molto bene in questo periodo e, fino all’espulsione ad Anfield, non era andato male. A Torino è entrato con lo spirito giusto e ha segnato un gol importante». Finale sul rigore non concesso a Belotti: «C'è il piede di Ranocchia che tocca la palla e l'avversario. L'arbitro lì e decide. Noi abbiamo pagato a caro prezzo in passato diverse situazioni, ma non ne voglio parlare perché ho già pagato con la squalifica dopo la Juve».
INTEREL'UEFA. Venerdì il club di viale della Liberazione è stato ascoltato a Nyon dalla prima sezione del Club Financial Control Body dell'Uefa per il mancato pareggio del bilancio nel periodo 2018-21, funestato dal Covid. La violazione del Fair Play Finanziario non riguarda solo l'Inter (venerdì scorso audizione anche per Milan e Roma; a breve la Juventus), ma almeno un'altra trentina di formazioni di tutta Europa. La Uefa ha chiesto "aggiustamenti" ai prossimi bilanci anche in previsione delle nuove regole del Fair Play Finanziario che saranno presentate a breve.