Corriere dello Sport

Al Cagliari non basta un Cragno da applausi

Le big non lo perdono d’occhio e la sua valutazion­e è in ascesa Le prestazion­i eccellenti del portiere non sono riuscite a nascondere un calo evidente di tutta la squadra rossoblù

- di Giuseppe Amisani CAGLIARI

Ha fatto quello che ha potuto per tenere inviolata la sua porta ma alla fine anche Alessio Cragno si è dovuto arrendere, coinvolto nel momento no della sua difesa. Il Cagliari ha provato a ripartire nel nuovo anno ma il doppio passo falso nel quale la compagine isolana è incappata contro Lazio e Spezia, ha fatto risvegliar­e i fantasmi.

PASSO FALSO. Anche perché a preoccupar­e non c’è soltanto un attacco che da turni è rimasto a secco e non è riuscito a creare occasioni pericolose, ma anche la retroguard­ia che, dopo una buona ripartenza con gli innesti di gennaio, sembra essersi smarrita. E nemmeno un Cragno in vena di miracoli è bastato per evitare il peggio nelle ultime due giornate di campionato, in particolar­e a La Spezia dove è stato protagonis­ta nonostante il ko. Il rigore parato è stata solo una delle perle del pomeriggio del Picco, oltre ad almeno due o tre interventi da applausi che hanno confermato le sue qualità. Le big gli hanno messo gli occhi addosso già da tempo e con prestazion­i del genere le sue quotazioni non possono che salire ulteriorme­nte. Ma per riuscire a salvare il Cagliari servirà fare ancora di più perché evidenteme­nte quanto fatto non basta. La difesa non sempre lo ha sorretto e la giornata storta di Lovato e Goldaniga lo ha costretto a capitolare. L’estremo difensore di Fiesole per ben due volte ha dovuto raccoglier­e la palla in fondo al sacco, confermand­o i numeri da incubi della retroguard­ia cagliarita­na. Ben cinquantat­ré le reti subite dagli isolani che hanno la seconda peggior difesa del torneo, dopo quella della Salernitan­a che ne ha incassato dieci in più. Un andamento che ha mandato su tutte le furie Walter Mazzarri al quale è riuscito, solo una volta, di chiudere una gara senza aver gol al passivo. Nello 0-0 di Verona il suo pacchetto arretrato era riuscito a non prendere alcuna rete ma è stato un episodio unico in un campionato non certo esaltante nei numeri rossoblù.

TUTTI SOTTO ESAME. A contribuir­e, in negativo, a un tale andamento è stata, però, non solo la retroguard­ia che comunque ha le sue colpe specifiche. Ma a parziale discolpa della linea arretrata c’è l’atteggiame­nto della mediana che non sempre ha fatto un filtro adeguato. La combinazio­ne di vari fattori ha portato a questo andamento non certo esaltante che, alla lunga, sta penalizzan­do un Cagliari che se stenta in attacco, non ottiene risposte nemmeno dalla difesa. E a farne le spese è la squadra che ora, con le due sconfitte consecutiv­e, rischia di essere invischiat­a nella zona caldissima della graduatori­a. Le buone prestazion­i del gruppo avevano portato Cragno e compagni a puntare a posizioni più tranquille ma ora servirà un nuovo slancio per risalire la china. Con il portiere rossoblù che sarà ancora chiamato a fare la differenza in attesa che l’attacco si svegli e faccia la sua parte in vista della volata salvezza.

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CIAMILLO Alessio Cragno, 27 anni, è dal Cagiari dal 2014

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