Al Cagliari non basta un Cragno da applausi
Le big non lo perdono d’occhio e la sua valutazione è in ascesa Le prestazioni eccellenti del portiere non sono riuscite a nascondere un calo evidente di tutta la squadra rossoblù
Ha fatto quello che ha potuto per tenere inviolata la sua porta ma alla fine anche Alessio Cragno si è dovuto arrendere, coinvolto nel momento no della sua difesa. Il Cagliari ha provato a ripartire nel nuovo anno ma il doppio passo falso nel quale la compagine isolana è incappata contro Lazio e Spezia, ha fatto risvegliare i fantasmi.
PASSO FALSO. Anche perché a preoccupare non c’è soltanto un attacco che da turni è rimasto a secco e non è riuscito a creare occasioni pericolose, ma anche la retroguardia che, dopo una buona ripartenza con gli innesti di gennaio, sembra essersi smarrita. E nemmeno un Cragno in vena di miracoli è bastato per evitare il peggio nelle ultime due giornate di campionato, in particolare a La Spezia dove è stato protagonista nonostante il ko. Il rigore parato è stata solo una delle perle del pomeriggio del Picco, oltre ad almeno due o tre interventi da applausi che hanno confermato le sue qualità. Le big gli hanno messo gli occhi addosso già da tempo e con prestazioni del genere le sue quotazioni non possono che salire ulteriormente. Ma per riuscire a salvare il Cagliari servirà fare ancora di più perché evidentemente quanto fatto non basta. La difesa non sempre lo ha sorretto e la giornata storta di Lovato e Goldaniga lo ha costretto a capitolare. L’estremo difensore di Fiesole per ben due volte ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco, confermando i numeri da incubi della retroguardia cagliaritana. Ben cinquantatré le reti subite dagli isolani che hanno la seconda peggior difesa del torneo, dopo quella della Salernitana che ne ha incassato dieci in più. Un andamento che ha mandato su tutte le furie Walter Mazzarri al quale è riuscito, solo una volta, di chiudere una gara senza aver gol al passivo. Nello 0-0 di Verona il suo pacchetto arretrato era riuscito a non prendere alcuna rete ma è stato un episodio unico in un campionato non certo esaltante nei numeri rossoblù.
TUTTI SOTTO ESAME. A contribuire, in negativo, a un tale andamento è stata, però, non solo la retroguardia che comunque ha le sue colpe specifiche. Ma a parziale discolpa della linea arretrata c’è l’atteggiamento della mediana che non sempre ha fatto un filtro adeguato. La combinazione di vari fattori ha portato a questo andamento non certo esaltante che, alla lunga, sta penalizzando un Cagliari che se stenta in attacco, non ottiene risposte nemmeno dalla difesa. E a farne le spese è la squadra che ora, con le due sconfitte consecutive, rischia di essere invischiata nella zona caldissima della graduatoria. Le buone prestazioni del gruppo avevano portato Cragno e compagni a puntare a posizioni più tranquille ma ora servirà un nuovo slancio per risalire la china. Con il portiere rossoblù che sarà ancora chiamato a fare la differenza in attesa che l’attacco si svegli e faccia la sua parte in vista della volata salvezza.