Taranto, salvezza di lusso
La “matricola” pugliese si assicura la permanenza dominando Modena Stefani e Randazzo martellano il muro emiliano. Ngapeth è solo
Con una gara tutta cuore e grinta Taranto surclassa Modena (3-1) e con una giornata di anticipo raggiunge la tanto sospirata salvezza. Dagli emiliani, invece, sarebbe stato lecito aspettarsi una prestazione diversa, per cui ora i ragazzi di Giani dovranno ritrovare, in vista dei playoff, quella verve che li ha contraddistinti a lungo durante la stagione.
Sin dai primi scambi si nota come Taranto abbia ben impresso nella mente l’obiettivo contro una delle grandi del campionato. In tutti i fondamentali è precisa e in ogni azione non lascia nulla di intentato. Stefani e Randazzo, con i loro 40 punti equamente divisi, rompono il muro di Modena, che a volte è in ritardo, a volte poco convinto. Ngapeth suona la carica e con 16 punti complessivi tiene Modena viva, soprattutto nel terzo set, vinto con un margine di 8 punti.
Tutto farebbe presagire che si possa recuperare il doppio svantaggio e andare al tie-break, ma Taranto ricomincia a martellare con forza e foga, sino all’ultima palla di Randazzo che annichilisce la squadra di Giani e manda in paradiso quella di Di Pinto.
Proprio il coach di Taranto elogia i suoi a fine gara. «È stata una grandissima vittoria, perché loro hanno fatto una grandissima partita e non hanno regalato nulla. Solo che noi, alla vigilia, avevamo il desiderio di battere una grande e farlo nella partita più delicata dell’anno non era semplice, perché era una questione di sopravvivenza».
Per Modena è Bruno a manifestare tutto il disappunto. «Sapevamo che a Taranto sarebbe stato molto difficile. La Prisma è fatta da giocatori esperti, entrati in campo con il sangue agli occhi per ottenere la salvezza. Abbiamo mollato di testa e non è la prima volta che accade. Non ci sono alibi».