HICKEY PORTA UN TES IL BOLOGNA PUÒ MUOV
Il Brentford lo paga 22 milioni e sblocca le operazioni in entrata Anche Svanberg (chiesti 10-12 milioni) può portare ora altro cash
Si sta definendo una clamorosa plusvalenza per i rossoblù: lo scozzese fu pagato 1,5 milioni appena due anni fa Un’operazione impostata da Bigon e chiusa ora da Sartori
Il tesoretto è lì, dietro l’angolo, ormai sembra una questione di ore e poi diventerà del Bologna. Il ragazzo che consentirà a Giovanni Sartori e a Marco Di Vaio di poter fare cassa e di conseguenza cominciare a chiudere anche operazioni in entrata (ricordiamo che Charalampos Lykogiannis è arrivato a Casteldebole a parametro zero) è Aaron Hickey, classe 2002, pagato due anni fa da Riccardo Bigon 1,5 milioni di euro. Bene, questo giovane esterno scozzese che ha costruito due campionati molto positivi e nel frattempo conquistato anche la nazionale maggiore passerà in Premier League, precisamente al Brentford, la squadra in cui sta giocando anche Christian Eriksen, per una cifra che si aggira sui 22 milioni di euro (16,5 più 5 di bonus). Come dire: il Bologna potrà fare con Hickey una plusvalenza davvero importante (anche se il 10% finirà nelle casse dell'Hearth of Midlothian), e qua il merito va dato sia a Bigon che a Di Vaio che questo giovane calciatore lo vollero a tutti i costi, non mollandolo nemmeno quando il suo trasferimento in Italia diventò tremendamente in salita. Un complimento che riconobbe a entrambi anche lo stesso Walter Sabatini, «se fosse stato per me lo avrei lasciato dov’era nonostante le sue grandi potenzialità, avendo perso la pazienza di aspettare i suoi tempi e soprattutto i suoi comodi».
QUEL VIAGGIO DI BIGON A LONDRA.
E non è finita qua, perché in qualche modo questo trasferimento al Brentford di Hickey è figlio anche di un viaggio fatto da Bigon quando agli occhi della gente la sua posizione era ancora in bilico ma in realtà Joey Saputo aveva già deciso di rimuoverlo e di portare al suo posto a Casteldebole Sartori. Un viaggio che tra l’altro non fu del tutto benedetto dal presidente, proprio per quella che sarebbe stata di lì a qualche giorno l’ufficializzazione della sua scelta. In pratica successe che per confermare alcuni suoi sondaggi precedenti Bigon volò a Londra per incontrare gli uomini mercato dell’Arsenal e del Brentford, oltre a Fabio Paratici, responsabile dell’area tecnica del Tottenham. Argomenti dei colloqui dell’allora direttore sportivo del Bologna Hickey e Mattias Svanberg. E proprio su Hickey si concentrò in quei giorni ancora di più l’attenzione del Brentford, che lo stava seguendo da mesi. Dove vogliamo arrivare? E’ giusto dare a Cesare quello che è di Cesare, nel senso che l’operazione l’ha chiusa Sartori, ma va anche sottolineato come ci abbia messo del suo anche Bigon. Tenendo presente, guai a dimenticarlo, quanto sia stato costruttivo il lavoro di Sinisa Mihajlovic che ha valorizzato alla grande questo giovane esterno.
DOPO HICKEY, SVANBERG.
Il tesoretto Hickey ormai sta per essere agguantato dal Bologna, ed è un tesoretto pesante inutile nasconderlo, perché Saputo è stato estremamente chiaro, «le operazioni in entrata vanno finanziate con quelle in uscita». In parte, perché una fetta di questi soldi dovrà servire anche per alleggerire i numeri del bilancio. Certo, Sartori sta lavorando anche per trovare una sistemazione a Svanberg, che deve essere ceduto per forza avendo il contratto in scadenza tra un anno. Ecco, se al Bologna arrivassero per lo svedese dai 10 ai 12 milioni sarebbe un’autentica manna dal cielo, anche perché di fronte a proposte con numeri interessanti (sui 14/15 milioni) potrebbe lasciare Bologna anche Riccardo Orsolini. E non è da escludere che più avanti possa finire sul mercato anche Kevin Bonifazi.