De Sanctis conferma «Sì, Botheim è vicino»
Il nuovo ds si è immerso nella realtà della Salernitana e spiega emozioni e strategie «Si è inserito un prestigioso club straniero, ma sul norvegese posso dire che ci siamo quasi»
All’Arechi ci aveva messo piede 27 anni fa. Lui, Morgan De Sanctis, era da poco diventato maggiorenne e difendeva la porta del Pescara. Finì 1-1, gli fece gol Giovanni Pisano. «Sentii il terreno di gioco tremare per l’esultanza della gente», racconta. Ieri all’Arechi è tornato da direttore sportivo della Salernitana. «Sento profondamente – afferma l’ex portiere - la responsabilità di fare il meglio possibile perché questo club abbia i successi che merita». Con lui lavoreranno Giulio Migliaccio (area tecnica) e Simone Lo Schiavo (scouting).
BOTHEIM QUASI OK. All’inizio è generico: «Occorre tempo perché si comprenda quello che la Salernitana intende fare. So bene che non ce ne sarà tanto, per questo vogliamo fare presto ma senza fretta». Poi potenziamo il tiro, è il caso di dire. Partiamo da Erik Botheim, attaccante norvegese, classe 2000, che lo scorso gennaio si è trasferito in Russia al Krasnodar, firmando per tre anni e mezzo. Ma la guerra in Ucraina ha bloccato tutto: contratto sospeso, poi il 18 maggio il suo agente, Jim Solbakken, ha detto che l’accordo si è risolto per giusta causa. «È molto probabile - conferma De Sanctis - che Botheim arrivi. Si è inserita una società straniera prestigiosa, ma siamo molto vicini».
ALTRE TRATTATIVE. Difesa, quinto di sinistra, attacco: sono le tre priorità di mercato. E molti under di valore. «L’obiettivo? La salvezza. Anche alla penultima giornata sarà un grande risultato». Per l’attacco, Brereton Diaz è nel mirino «ma c’è bisogno di tempo. E non è alternativo a Botheim». La Salernitana non molla Pinamonti: «Lui sa che noi ci siamo e lo aspettiamo, ma non per sempre». Un sondaggio è stato fatto per Petagna: «Dipende dal Napoli». Infine, il sogno Cavani: «Quando il presidente si espone in modo così chiaro, c’è un sussulto di entusiasmo. Questo è un livello del presidente. Magari lo convince e fa un regalo a tutti. Milik? Ci è stato proposto».
CAPITOLO BONAZZOLI.
Confermata anche l’intenzione di riportare Bonazzoli in granata. «La società ha fatto una scelta logica: non riscattare nessuno. Ma a Bonazzoli - dice De Sanctis - sto pensando da ieri. Tuttavia, credo che per ora ci sia più voglia della Salernitana che da parte del giocatore e del suo staff». Mollato Joao Pedro, De Sanctis fa un discorso generale, con evidente riferimento proprio a Bonazzoli: «Nei miei sondaggi personali ho rispettato tante cose, ma in alcuni casi ci sono rimasto male. Quando si è trattato di giocatori esterni alla Salernitana ho ingoiato il boccone, invece, mi ha dato un po’ fastidio, anzi molto, quando questa cosa è arrivata da chi ha vissuto la Salernitana; ho fatto una carriera molto importante da giocatore, che non si dia un valore all’aspetto emotivo mi dà fastidio. Per giocare in alcuni posti ho rinunciato a tanto». Tinti, l’agente di Bonazzoli, in tv replica immediatamente: «La Salernitana ci ha chiamati. A fronte di un’offerta del 30-40% in meno su un contratto di quattro anni, io ho chiesto il 15% in più. Al momento la trattativa non è chiusa, per me ci sono i margini. Forse è la
«Cavani: ci pensa il presidente... Pinamonti sa che lo aspettiamo»
«Brereton? Serve tempo. Bonazzoli ci piace ma col suo staff c’è distanza»
Salernitana a non essere così entusiasta».
EDERSON RESTA? Il brasiliano per ora non si muove da Salerno: non ha raggiunto l’accordo con l’Atalanta. «Per tutti noi - sottolinea De Sanctis è un valore trattenerlo e non è escluso che ci muoveremo lo stesso su Lovato o su un altro obiettivo altrettanto valido. Cederemo Ederson solo a condizioni irrinunciabili». Confermate le trattative per Okoli, Pirola e Cambiaso. Embrionali quelle col Lille per Bradaric, terzino sinistro di 22 anni, e Lihadji, ala destra di 20 anni. «Mazzocchi? Non è in uscita. La scontentezza va motivata», conclude il diesse.