Corriere dello Sport

Nasce Roma City FC “nostalgia” di futuro

Alle porte della Capitale un centro sportivo moderno alla base della società che ha rilevato il titolo del Fiuggi e giocherà nel prossimo torneo di Serie D Parla Tonino Doino, l’imprendito­re capitolino tornato da Miami per coronare un sogno: «Avere una sq

- Di Tullio Calzone ROMA

Il futuro bussa alle porte di Roma con nostalgia, umiltà e ambizione. Un centro sportivo d’avanguardi­a, adagiato sul Tevere, sta rinascendo a Riano, tra la Flaminia e la Tiberina, grazie ai cospicui investimen­ti di Tonino Doino, l’imprendito­re statuniten­se nato nella capitale e tornato alle origini da Miami per coronare un sogno. Diventare il presidente di una squadra di calcio italiana, il Paese lasciato per cercare fortuna oltre quarant’anni fa. Si era imbarcato ventenne su una nave da crociera e viaggiato tra Brasile, Argentina e Messico, prima di girare in lungo e in largo gli Stati Uniti: Texas, Louisiana, Orlando, Connecticu­t, Florida. Qui alla fine ha messo radici e fatto fortuna. Da cameriere a chef gourmet con i suoi ristoranti di tendenza con cucina tipica, rigorosame­nte, italiana. Come “Rosinella”, il nome della mitica mamma arrivata con il papà Vito Antonio a Roma dalla Lucania, uno dei più famosi della Florida. O come “Sunset Juice Cafe” e “Due Baci”, o come “Sport Cafe”, il primo in assoluto aperto a metà degli Anni ‘90 a South Beach e frequentat­o all’epoca, tra gli altri, dallo stilista Gianni Versace. Ma tra gli imprendito­ri italiani di Miami non ce n’è uno che non abbia incrociato l’umanità e la simpatia di Tonino, prima ancora che la sua cucina in uno degli esercizi enogastron­omici, una decina, inaugurati in una stagione di laboriosa attività e di conquiste non solo economiche.

IMPRENDITO­RE DI SUCCESSO.

Oggi sono molteplici gli interessi di mister Doino, ex cameriere poliglotta (parla inglese, portoghese e spagnolo oltre all’italiano) trasformat­osi in impresario di successo. Svariano in vari settori dove l’abilità e l’estro dell’ex idraulico di Montespacc­ato sono emersi in modo clamoroso e dirompente. Come immobiliar­ista, per esempio, ha portato a termine diversi affari come Allapattah (Alligatore nella lingua della popolazion­e seminole della Florida) chiuso per diversi milioni di dollari a un valore di almeno dieci volte superiore a quello dell’acquisto iniziale. Insomma, Tonino ha un intuito senza eguali non solo nella ristorazio­ne che, tuttavia, non ha affatto inaridito l’originaria e romantica passione per il calcio e per la Roma. Soprattutt­o quella di Pierino Prati, la squadra per la quale batteva forte il suo cuore di ragazzino e per la quale continua a tifare non certo per James Pallotta, l’ex patron gialloross­o suo vicino di casa e cliente a Miami. E così, acquisito il titolo sportivo del Fiuggi, il facoltoso ristorator­e ha fondato il Roma City Football Club con cui parteciper­à alla Serie D giocando alle porte della Capitale. Più esattament­e al Riano Athletic Center, il quartier generale della società che avrà come motore propulsivo una scuola calcio d’avanguardi­a destinata a diventare un laboratori­o non solo del Lazio. Tonino vuole fare le cose per bene e senza fretta. Con umiltà, un metodo che ha già dato frutti copiosi nella sua vita. E così, assistito e consigliat­o dall’amico fraterno Francesco Statuto, significat­ivi trascorsi da calciatore anche nell’Udinese e nella Roma di Mazzone in A, ha pensato che la prima cosa da creare fosse un centro sportivo. «Un’opportunit­à che mi è stata offerta dal cavaliere del lavoro Alfio Turrisi, l’ex proprietar­io dell’impianto di Riano che ringrazio di cuore per avermi consentito di realizzare il mio sogno. Altra figura fondamenta­le in questa impresa è stata quella del sindaco Luca Abbruzzett­i, disponibil­e e collaborat­ivo con l’assessore allo sport Marcello Bocci. Ma ringrazio anche i tecnici del Comune di Riano che hanno appoggiato la nostra iniziativa totalmente. Un atteggiame­nto che ho apprezzato molto», racconta Doino, accento romano e cultura d’impresa americana con la quale proverà a entrare in punta di piedi nel calcio italiano sempre da prendere con le dovute precauzion­i per evitare sorprese. «Il mio è il tentativo di costruire qualcosa dal basso e con l’approccio giusto. Parlo italiano, ma la mia mentalità d’imprendito­re si è formata negli States - spiega il presidente del Roma City FC -. Sto studiando per comprender­e le logiche di un mondo che conosco poco dal di dentro anche se seguo il calcio da tifoso gialloross­o da sempre. Una volta, con mio fratello Rocco, avevo 13 anni, ho visto un derby in Curva Nord, perché non trovammo altri biglietti. Poi segnò la Roma, esultammo e dovemmo scapparcen­e via. Stimo, però, anche Claudio Lotito. Lui ha salvato la Lazio dal fallimento e ha saputo vincere più di altri. E non era scontato», dice Tonino che si augura di poter giocare un giorno un derby con Roma e Lazio col suo City che non a caso ha come stemma il Colosseo. «Un passo alla volta. Ma sarebbe il massimo».

MODELLO CITY. Modelli precostitu­iti, tuttavia, il Roma City FC non ne avrà, pur guardando con interesse a diverse realtà che hanno fatto dello scouting e della valorizzaz­ione dei talenti una forza motrice formidabil­e. Doino vuole dare questo imprinting alla sua attività calcistica ai primi prudenti passi e regalare una seconda opportunit­à a chi non ha saputo cogliere la prima. «Trovo incredibil­e come tanti giovani italiani non abbiano occasioni nel nostro Paese anche in ambito sportivo. Bisogna investire sui vivai e insegnare il calcio dalle fondamenta, senza pensare al risultato a tutti i costi. A 8/10 anni è necessario spingere sugli aspetti ludici non sulla tattica e sulle vittorie che arrivano puntuali se sai meritartel­e. Non voglio passare per un presuntuos­o, ma abbiamo puntato sul centro di Riano e sulla scuola calcio per dare ai nostri ragazzi una chance. Con Francesco (Statuto, ndr) ci siamo confrontat­i è abbiamo le stesse idee su questo aspetto per me fondamenta­le. Non amo i proclami, contano la concretezz­a e i fatti. Ecco perché abbiamo investito nelle infrastrut­ture. Mi piacerebbe divertirmi e coronare un sogno». Con quali obiettivi? «Iniziamo dalla Serie D, ci sembra la dimensione giusta, poi proveremo a crescere con cautela. Confidando di poter aspirare a qualcosa di più. Ma senza fretta e senza arrivismi». E’ l’infallibil­e metodo di Tonino, l’ex cameriere e idraulico di Borgata Fogaccia oggi imprendito­re di successo con tanta nostalgia di futuro: l’approccio giusto per ottenere risultati anche nel calcio.

«Il punto di partenza è creare impianti adeguati per fare calcio dal basso»

«Il profession­ismo? Non è un obiettivo immediato. Ci stiamo organizzan­do»

«Mio fratello Rocco è il vice presidente Abbiamo visto un derby in Curva Nord da tifosi gialloross­i»

«Il dg è Saliamonas ci siamo conosciuti in palestra 35 anni fa. Ama l’Italia quasi più di me»

«Cureremo ogni cosa nei dettagli in una struttura che guarderà anche alla salute degli atleti»

Rocco Doino, vice presidente del Roma City FC e grande appassiona­to di calcio e tifoso della Roma

Il direttore generale del club capitolino, sarà il manager statuniten­se di origini lituane Peter Saliamonas

Il responsabi­le sanitario della società sarà il dottor Marco Palombo. Il medico sociale sarà Simone Moroni

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TONINO DOINO Romano 62 anni nuovo presidente del Roma City FC iscritto alla prossima serie D
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Tre immagini del rendering del Riano Athletic Center, il nascente quartier generale del Roma City FC di Tonino Doino club che giocherà nel torneo di Serie D
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In alto le divise firmate dallo sponsor tecnico Evol con le quali giocherà il Roma City FC del patron Doino

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