Corriere dello Sport

«Apprendist­ato passo storico»

- Di Giorgio Marota

Sostenibil­ità del sistema e competitiv­ità su scala internazio­nale del calcio italiano: questi obiettivi passano necessaria­mente dagli investimen­ti sui giovani. Ecco perché Gabriele Gravina, presidente Figc, definisce una «conquista storica» l’apprendist­ato profession­alizzante. Federcalci­o, Lega Pro e Aic hanno firmato un addendum all’accordo collettivo, finalizzat­o a definire gli strumenti da mettere a disposizio­ne delle società della terza serie che vorranno usufruire dell’istituto.

L'apprendist­ato profession­alizzante è un contratto (più convenient­e per il datore di lavoro) che avvia al mestiere, prevedendo una formazione specifica dell'apprendist­a. In questo caso ne beneficera­nno i talenti della Serie C dai 18 ai 23 anni. La novità è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2022 ed è una battaglia culturale che Gravina conduce da anni, avendola cominciata addirittur­a quando era presidente della Lega Pro. «Sono contento perché mi sono battuto in prima persona - le sue parole - l’effetto della norma avrà una ricaduta positiva sia in termini di formazione per gli atleti sia per i club, che vedranno finalmente riconosciu­to in termini economici il loro impegno nella valorizzaz­ione dei giovani».

Gravina: «Percorsi formativi destinati ai 18-23enni. Aiuto fiscale per i club»

Ghirelli: «Contiamo ora di abbassare la fascia anagrafica sino a 15-16 anni»

SGRAVIO. In tempi di crisi non va sottovalut­ato il risparmio per le società, alle quali verrà riconosciu­to uno sgravio fiscale che si applica sull'aliquota dei contributi. Per quest’anno si parla di un vantaggio sul lordo intorno al 15%. La Figc fa sapere di voler abbassare ulteriorme­nte il limite di età dell'apprendist­ato, portandolo a 15-16 anni, allargando­lo anche allo studio. «Per noi si tratta davvero di una novità assoluta che porterà benefici rilevanti alle squadre - le parole di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro - non solo da un punto di vista della sostenibil­ità economica ma soprattutt­o per la formazione dei giovani calciatori che potranno fruire di percorsi di crescita in campo e fuori. L’auspicio ora è abbassare ’età». «Abbiamo anche condiviso l'impegno con la Figc e la Lega Pro a riconoscer­e il valore della formazione curricular­e e dei percorsi di ‘doppia carriera’ intrapresi dagli atleti profession­isti» ha aggiunto Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalcia­tori. L’addendum all’accordo collettivo prevede inoltre una norma transitori­a che consentirà ai club di modificare i contratti preliminar­i e quelli sottoscrit­ti dal 1° luglio, trasforman­doli in contratti di apprendist­ato.

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ANSA Gabriele Gravina

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