Black out azzurre: bronzo addio
ITALIA OLANDA 5 7
(2-1, 2-1, 0-2, 1-3)
ITALIA: Teani, Tabani, Marletta 2, Avegno 1, Queirolo, Giustini 2, Picozzi, Bianconi, Emmolo, Palmieri, Galardi, Viacava, Banchelli. All. Silipo OLANDA: Aarts, Wolves, Sleeking 1, Van Der Sloot 1, Moolhuijzen, Van Der Kraats 1, Rogge, Sevenich 2, Joustra, Koolhaas 1, Schaap, Ten Broek 1, Buis. All. Doudesis
ARBITRI: Savinovic (CRO), Stavridis (GRE)
Note: Superiorità numeriche: Italia 3/9, Olanda 6/11. Ammonito Silipo a 6.30 nel terzo tempo. Uscite per limite di falli: Vicava a 6”10 nel quarto tempo, Rogge a 7”20 del quarto tempo.
Un black out di quasi venti minuti quando la partita si era incanalata sui binari giusti costa la medaglia di bronzo al Setterosa che, avanti 4-1 a metà del secondo quarto nella finale contro l’Olanda, si blocca letteralmente, in parte per colpe proprie e in parte per i meriti del portiere avversario Aarts e torna a segnare solo a tempo quasi scaduto la rete che fissa il punteggio finale sul 7-5 per la nazionale Orange.
Per tutta la fase centrale di un match dai due volti la squadra azzurra ha dato l’impressione di poter chiudere nel migliore dei modi la comunque bella avventura di Budapest e invece non bastano alle azzurre le quattro reti consecutive (Avegno, Marletta e la doppietta di Giustini), che rispondono al gol iniziale di Koolhaas. Le azzurre perdono progressivamente precisione e fiducia e l’Olanda ne approfitta ribaltando il risultato con calma e precisione.
All’Italia restano i rimpianti ma anche la consapevolezza di essere tornata ad alti livelli. «Ci è mancata la nostra proverbiale cattiveria – ha dichiarato il tecnico Silipo, deluso ma felice di averla giocata, questa finale – le abbiamo fatte rientrare in partita quando sarebbe servito poco per chiudere. Dobbiamo analizzare questo calo e continuare a lavorare in vista degli Europei dove possiamo essere protagoniste».