Binotto e la strategia: «Non facciamo le cose a caso»
Ci sono le corse, e Silvertone è fra le regine indiscusse della Formula 1, vincerle è un sogno, per tutti, di più se lo fai su una Ferrari. E poi esistono i Mondiali, che si costruiscono come delle api laboriose, senza gettare via nulla.
La domanda da fare a Mattia Binotto è dunque una: perché avete favorito Sainz che era alle spalle di Lecler? «Per prima cosa, sono contentissimo per la vittoria di Sainz. Ha fatto un grande weekend, è stato costanteha detto il team principal della Ferrari - Alla fine ha vinto con merito e anche per noi un successo a Silverstone non era scontato. Leclerc? Un’occasione persa. Ma il 4° posto è strameritato. Si poteva forse fare di più, l’amarezza è frutto di circostanze esterne. Doppio pit stop? Non ci stava. Dovevamo decidere di fermarne solo una. Perché Carlos? Perché Charles era in testa e manteneva la testa, aveva le gomme più fresche dei due. Carlos poi si sarebbe trovato alla sue spalle in qualche modo per la ripartenza immediata e per la protezione nelle prime curve. Noi eravamo convinti che ci sarebbe stato degrado maggiore delle soft negli ultimi giri, che avrebbe permesso a Charles di potersi rifare e riguadagnare posizioni perse. Non abbiamo fatto le cose a caso».
Sainz era comprensibilmente al settimo cielo: «E’ fantastico, prima vittoria e con la Ferrari a Silverstone. Non potevo chiedere di più. Si tratta di una giornata molto speciale, che non dimenticherò mai e di un weekend in generale che non dimenticherò mai. Non è stato semplice, ho faticato parecchio sul bilanciamento, specialmente con le gomme medie nel primo stint. Poi all’improvviso la Safety Car mi ha dato la possibilità di tornare in testa. Sapevo che era la mia opportunità e ci sono riuscito».
E infine, per la serie signori si nasce, ecco l'eleganza con cui Charles Leclerc si disimpegna dalla domanda si poteva fare diversamente in occasione della Safety Car? «Non lo so - ha detto - Però, io ero la macchina davanti al momento della Safety Car, la squadra ha deciso di diversificare le strategie, non fermare la vettura davanti e fermare quella dietro. Per me ovviamente non era la decisione giusta, ma è così. Chiarimenti? Non sono nessuno per chiedere chiarimenti alla Ferrari, ma questa è la vittoria di Carlos e non vorrei che il focus venisse spostato sulla mia delusione, piuttosto che sulla sua prima vittoria, è un momento speciale per lui. Occasione persa in ottica Mondiale? Penso che questo sia abbastanza ovvio...»
Leclerc: «Questo è il giorno di Carlos non parliamo della mia delusione»