Zhou, spavento a testa in giù
Saltato il rollbar, il pilota (estratto a fatica dall’auto ma in buone condizioni), si è salvato grazie all’halo
Clamoroso incidente nel primo giro, con il cinese dell’Alfa Romeo uscito di pista e cappottatosi fino a sfiorare gli spettatori in tribuna
Silenzio in circuito, nessun replay in Tv: nelle corse sono i momenti peggiori. Ieri l’incidente ha riguardato Guanyu Zhou, il cinese dell’Alfa Romeo salvatosi grazie all’halo dopo un cappottamento che non finiva mai (il rollbar è saltato di netto e il ragazzo ha salvato la ghirba davvero per pochi centimetri), con la macchina che si è poi impuntata scavalcando le barriere per infilarsi a coltello, su un lato, nell’angusto spazio tra queste e la recinzione. Salvi anche gli spettatori sulla tribuna esterna alla Abbey, la prima curva: una dinamica leggermente diversa e avrebbero potuto andarci di mezzo anche loro.
E’ successo alla partenza, la prima perché il disastro ha determinato bandiera rossa e quasi un’ora di interruzione prima del secondo via. Che almeno è servita per neutralizzare il tentativo di invasione di cinque persone, bloccate dai commissari e poi arrestate. L’innesco della carambola è avvenuto nel cuore del midfield, come viene chiamato il centrocampo della griglia: Pierre Gasly scattato undicesimo s’è ritrovato stretto a sandwich tra la Mercedes di George Russell e l’Alfa di Zhou, partiti poco più avanti.
La dinamica è stata un po’ analoga - se ricordate - al tramezzino di Singapore 2017 con Verstappen preso al via tra le Ferrari di Raikkonen e Vettel. Gasly ieri non poteva svanire e, serrato tra i due, ha toccato la posteriore destra della Mercedes che ha scartato verso l’Alfa, agganciandola e consegnandola alle leggi della fisica.
SCHIACCIATA. La vettura di Zhou si è rovesciata come una frittata ed è saltato subito il rolmente lbar: tremendamente abbassata sulla testa del pilota, ha percorso ad altissima velocità l’intera via di fuga per poi scavalcare le protezioni. Si è trattato del peggiore incidente dei tempi moderni dopo Romain Grosjean riemerso dal rogo nel GP Bahrain 2020.
Tutto molto drammatico ma il cinese, estratto non senza fatica in un lungo intervento (per fortuna niente fuoco né fumo o vapori tossici), è stato medicato e trovato a posto, come anche Alex Albon coinvolto pesantein una collisione parallela (tamponato da Vettel). Tensione tra i piloti nell’attesa di notizie, con Carlos Sainz che due ore più tardi avrebbe vinto ma che in quei momenti era tesissimo: «Lasciatemi solo per un po’», ha chiesto ai suoi che cercavano di farlo parlare per distrarlo.
Alla fine, l’halo reso obbligatorio (non senza resistenze), nel 2018 ha salvato solo nella giornata di ieri la testa di due piloti: quella di Zhou e, in Formula 3 poche ore prima, quella dell’israeliano Roy Nissany, ritenuto colpevole e sanzionato dopo un incidente con Dennis Hauger, pilota dell’italiana Prema. Le macchine disastrate verranno studiate dalla FIA per accrescere ulteriormente i livelli di sicurezza.
Incidente anche per Albon. Nessun replay e silenzio: minuti di terrore