LA VERITÀ PER CIRO SARRI A SORPRESA
Questa mattina gli esami clinici per il capitano della Lazio stabiliranno l’entità della lesione Uno stiramento superiore al primo grado gli farebbe saltare il derby e completerebbe il suo recupero durante la sosta del campionato Immobile rischia di rient
L’appuntamento è fissato alle 8,30 di mattina in clinica. E’ il giorno della verità per Ciro Immobile, ancora dolorante, preoccupato, ferito nel cuore e nei muscoli. Lunedì avvertiva fastidio nel camminare. Segnale non positivo. La risonanza magnetica dovrà stabilire l’entità della lesione al bicipite femorale della coscia sinistra. Rischia uno stop di un mese e mezzo. Completerebbe il recupero durante la sosta del campionato per il Mondiale. La speranza è che l’accertamento diagnostico riveli un infortunio meno grave rispetto ai sintomi e alle sensazioni provate sul campo, alla mezz’ora di Lazio-Udinese, quando ha sentito tirare la parte posteriore della coscia e si è fermato.
FAMIGLIA. Uno stiramento di primo grado e le sue capacità di recupero gli permetterebbero forse di riuscire a rientrare per il derby con la Roma del 6 novembre oppure il 13 all’Allianz con la Juve. Ma i dubbi resterebbero e soprattutto bisognerà attendere il riscontro degli esami. Non ha senso sbilanciarsi. «Farò tutto il possibile per tornare presto» ha scritto Immobile
sui social e prima di rifugiarsi nell’affetto della famiglia. Peraltro sua moglie Jessica nelle prossime ore metterà al mondo il quarto figlio. Si aggiungerà a Giorgia, Michela e Mattia. Ieri Ciro ha svelato il nome: si chiamerà Andrea. E forse riceverà in dote nuova energia che lo aiuterà a coronare il sogno di rientrare in fretta. Di sicuro salterà le prossime partite con Atalanta, Midtjylland, Salernitana e Feyenoord. Se dovessero aggiungersi Roma, Monza e Juve se ne riparlerà nel 2023.
SOLUZIONI. Sarri da oggi a Formello comincerà a studiare il modo in cui ovviare all’assenza di Immobile, capitano e trascinatore. Il tecnico peraltro non ha mai disdegnato la formula del falso nueve (Mertens centravanti ha fatto epoca), gli piace giocare senza riferimento, ma la Lazio è abituata in altro modo e per tutta l’estate ha lavorato considerando Cancellieri, preso il 30 giugno dal Verona, o Felipe (come era successo nel passato campionato) le principali alternative di Ciro. Da qui dovrebbe ripartire, anche se il periodo lungo e pieno di partite (si gioca ogni tre giorni) lo costringeranno a pensare anche ad altro. Sarri è un trasformista. Applica i concetti ai giocatori disponibili. Non avendo più la profondità di Immobile, potrebbe pensare a nuove soluzioni. Ci sono pro e contro. Le prove di Formello porteranno verso Bergamo, dove in realtà dovrebbero servire velocità e progressione. Felipe Anderson con l’Udinese non ha convinto, ma è il primo nome di cui ha parlato Sarri nella pancia dell’Olimpico. La coerenza rispetto alla scelta estiva porterebbe verso Cancellieri, mai schierato dall’inizio: lo stesso Mau, più volte, aveva ribadito di credere nell’adattabilità al ruolo di prima punta, ma certo è giovane e il suo inserimento non si è rivelato facile. Resta un giocatore di interesse nazionale: per il ct Mancini è forte da esterno d’attacco. Da centravanti bisognerebbe lavorarci e vedere. Problema di Sarri. L’opzione meno considerata è Pedro: in quel ruolo giocò con la Juve all’Olimpico e basta.
C’è anche Pedro come falso nueve No a Luis Alberto alto nel 4-3-1-2
SORPRESE. Milinkovic a volte si sposta in attacco e si affianca a Ciro. Può far salire la squadra verso l’area e sfruttare i centimetri nel gioco aereo. Ci sono delle controindicazioni. Sergej è appoggio fondamentale nella costruzione dal basso e forma una catena sulla fascia destra con Lazzari e Felipe che si è rivelata la forza della Lazio. Spostarlo toglierebbe peso al centrocampo, ma può essere una possiblità in casa o in partite in cui si giochi in costante proiezione offensiva. Sarri lo valuterà. E’ difficile, invece, che possa considerare l’ipotesi Luis Alberto centravanti di movimento nel 4-3-1-2. Lo spagnolo, invece, potrebbe giovarsi di un impiego più avanzato di Milinkovic.