Corriere dello Sport

Conte, è il momento di volare più in alto

Arsenal-City rinviata: se Antonio vince oggi in casa dello United va a un punto dalla vetta E gli Spurs ci credono Un anno dopo il suo arrivo, il tecnico può raccoglier­e i frutti di un lungo lavoro. Il dubbio: Ronaldo gioca?

- Di Gabriele Marcotti LONDRA

Turno infrasetti­manale di Premier League e, per il Tottenham Hotspur di Antonio Conte, anche l'oppportuni­tà di riflettere su ciò che è stato e sui progressi dopo quasi un anno con il tecnico salentino alla guida. Proprio ad ottobre del 2022 gli Spurs ospitarono il Manchester United (avversario di questa sera, ma a campi invertiti, a Old Trafford). Persero per 3-0 e, 48 ore più tardi, venne annunciato l'esonero di Nuno Espirito Santo e l'ingaggio di Conte. Da allora, parecchio è cambiato. Il Tottenham era al nono posto, ma con ben cinque sconfitte. A fine anno era al quarto posto e adesso è secondo, a pari merito con il Manchester City. E se è vero che Conte ha beneficiat­o di acquisti importanti (Bentancur e Kulusevski a gennaio, Richarliso­n, Bissouma e Perisic in estate), è altrettant­o vero che per otto undicesimi quel Tottenham spazzato via da Cristiano Ronaldo (che invece ha avuto un'involuzion­e a differenza degli Spurs) è lo stesso di adesso. Segno che Conte ha fatto spendere soldi al club, vero, ma ha pure lavorato (e sodo) sui giocatori che aveva. Con la gara tra Arsenal e Manchester City rinviata (i Gunners sono impegnati nel recupero di Europa League contro il PSV Eindhoven, gara posticipat­a a seguito della scomparsa della Regina Elisabetta), vincendo ad Old Trafford il Tottenham si porterebbe ad un solo punto dalla vetta.

Ipotesi non campata in area, dal momento che gli Spurs hanno vinto 7 gare su 10 in Premier League, lasciando punti soltanto in trasferta e contro avversari del calibro di West Ham (pareggio), Chelsea (pareggio) ed Arsenal (sconfitta). Viceversa lo United targato Ten Hag, attualment­e quinto in classifica (a 7 lunghezze dagli Spurs e a 11 dalla vetta), continua ad alternare luci ed ombre. Dopo un brutto avvio di stagione, sembrava avere ritrovato la bussola, salvo poi incappare in brutte prestazion­i contro Manchester City (ci sta), Newcastle United (un po' meno) e Omonia Nicosia in Europa League (vittorie di misura senza brillare).

LA STRATEGIA. Con Richarliso­n indisponib­ile e Kulusevski convalesce­nte, molti ipotizzano il passaggio al 3-5-2 (che ha reso bene dopo l'ingresso di Bissouma contro l'Everton sabato) anche se Conte ha sottolinea­to come la sua squadra sia più preparata al 3-4-3 (in tal caso, possibile Perisic con Kane e Son in attacco).

Nello United invece fuori Martial, quindi è ballottagg­io tra Ronaldo e Rashford per il ruolo di centravant­i. Contro il Newcastle nessuno dei due ha brillato e il portoghese non sembrava affatto contento dopo la sostituzio­ne. A centrocamp­o rientra da squalifica McTominay, mentre il grande dubbio è Eriksen: il danese, grande ex peraltro, si è allenato ma Ten Hag deciderà questa mattina. Non dovesse farcela, è pronto Fred.

Nelle altre gare, derby londinese per il Chelsea impegnato sul campo del Brentford, mentre il Liverpool ospita il West Ham di Scamacca, Ogbonna ed Emerson. Ieri sera, intanto, il Brighton di De Zerbi non è riuscito a superare il Nottingham Forest (0-0 il risultato finale).

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ANSA La grinta di Antonio Conte (53 anni) dopo la vittoria sull’Everton

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