In 15.000 al via di un percorso unico al mondo
MESTRE - Sarà una trentaseiesima edizione con numeri da record questa Venice Marathon. E i record, questa domenica, si punta a infrangerli. I 25 top runner maschili e 15 femminili tenteranno di fare meglio dei due keniani John Komen e Helena Kirop, detentori del miglior tempo maschile (2h08’13” nell’edizione 2009) e femminile (2h23’37” nel 2011).
CANDIDATI. I candidati più papabili all’impresa sono gli etiopi Regasa Mindaye Bejiga, terzo alla maratona di Siviglia del 2020 con un personale di 2h06’24”, Kibrom Desta Habtu, Lemi Dumecha Beyi, Abe Gashahun Tilahun, e poi il marocchino Outalha Mouhcine, vincitore della mezza maratona agli scorsi Giochi del Mediterraneo, il keniano John Kiprono Langat, il debuttante Robert Kipchirchir Mwei, che in mezza maratona vanta un personale di 1h00’21”.
Fra le donne, ancora le keniane a farla da padrone, con Rebecca Kangogo Chesire, seconda alla maratona di Vienna dello scorso anno, Lucy Mugambi Karimi, e l’etiope Amane Gobena Gemeda.
15.000. Già polverizzato il record delle partecipazioni, con 15.000 atleti al via. La presentazione di ieri all’Auditorium del Museo del 900 di Mestre ha dato il via al conto alla rovescia, con una ricca serie di eventi e manifestazioni collaterali. Fra le novità più importanti, quest’anno arriva la mezza maratona classica, con partenza da Mestre. «Siamo in un momento di evoluzione, dopo l’attività ridotta del 2020 e il ritorno, fra mille difficoltà, dello scorso anno. Ripartiamo con energia e con coraggio, riprendendo in mano il progetto nel cassetto della half marathon, perché anche Mestre avesse la sua gara» ha spiegato il presidente di Venice Marathon Piero Roa Salva.
Ampio spazio anche a diversi progetti di sensibilizzazione, con la presenza di Sammy Basso, il 27enne affetto da progeria, che correrà con una speciale carrozzella condotta dai “Sammy Runners”. Al via anche Federico Rossi, reduce dall’impresa della scalata dello Stelvio in carrozzina, mentre a fare da madrina all’evento Ali Family Run sarà Giusy Versace, atleta paralimpica fresca di elezione in Senato, con la sua associazione “Disabili no Limits”.
Che il percorso sia unico al mondo, lo si percepirà già dalla partenza da Villa Pisani a Stra, la regina delle ville venete. La prima parte del percorso corre lungo la Riviera del Brenta, fino a Marghera e poi nel centro di Mestre. Si entra nel vivo con il tratto del Parco San Giuliano e il Ponte della Libertà, l’ingresso vero e proprio a Venezia. Dove i maratoneti dovranno affrontare gli ormai iconici 14 ponti, prima di entrare in Piazza San Marco e, finalmente, tagliare il traguardo nei pressi dei giardini della Biennale.
Il presidente Roa: «Ripartiamo con la novità della mezza maratona»