Corriere dello Sport

Origi e Rebic due jolly

Il Milan cambia in vista di 7 partite in 22 giorni: l’ex Liverpool e il croato al posto di Giroud-Leao

- Di Antonio Vitiello MILANO

I ritmi alti tra Serie A e Champions impongono il turn over: i rossoneri danno fondo alla lunga lista di alternativ­e per affrontare il duro ciclo che porterà alla sosta per il Mondiale in Qatar

Sarà un Milan rivoluzion­ato quello che affronterà il Monza stasera in un San Siro tutto esaurito. Il tecnico rossonero Pioli dovrebbe effettuare 6-7 cambi rispetto al match vinto a fatica sul campo del Verona domenica scorsa, rotazioni che serviranno a gestire le energie in vista di un tour de force pesantissi­mo. Il Milan avrà sette partite, compreso le due di Champions, in una ventina di giorni e servirà l’aiuto di tutto il gruppo. «Contro il Monza iniziamo un ciclo di 7 partite in 22 giorni e cominciarl­o bene sarebbe importante», ha spiegato Pioli.

ROTAZIONI. Dunque il Milan che alle 18 proverà a raccoglier­e la quarta vittoria di fila in questa stagione presenterà delle sorprese e alcuni inediti. Il primo riguarda la presenza dall’inizio di Divock Origi, mai fin qui titolare. Dopo dieci turni di è arrivato il momento dell’ex punta del Liverpool, frenato notevolmen­te da un fastidioso problema al tendine che però ha risolto recentemen­te. Pioli lascerà fuori il bomber Olivier Giroud, che invece rispetto al belga le ha giocate tutte, ma l’esclusione più importante riguarda Rafael Leao. Il portoghese non aveva mai fatto panchina e col Monza potrebbe essere la sua prima volta. Pioli vuole preservarl­o per la sfida di Champions in programma martedì prossimo, così sarà Rebic a prendere le redini della fascia sinistra. Il croato ha mostrato evidenti segnali di migliorame­nto dopo l’infortunio alla schiena e sarà premiato con la maglia da titolare.

STORIA E ROMANTICIS­MO.

La partita non sarà come le altre, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani affrontera­nno da avversari il Milan per la prima volta in serie A. «Sarà una serata particolar­e con un aspetto un po’ romantico, Berlusconi e Galliani hanno fatto la storia del Milan», ha ricordato il tecnico rossonero. «Per noi sarà una partita difficile, devo fare i compliment­i a Palladino per il lavoro che è riuscito a fare e l’identità che ha dato alla squadra. Il Monza difende bene, in modo aggressivo, e palleggia altrettant­o bene, hanno gamba e qualità davanti, hanno preso un solo gol da quando c’è il nuovo allenatore». Per l’occasione San Siro sarà di nuovo tutto esaurito, anche per accogliere il presidente e il dirigente più vincenti della storia del Milan con 29 trofei in 26 anni di gestione del club.

MODIFICHE. L’emozione sugli spalti non interferir­à con il gioco in campo, dove il Milan va a caccia di punti per tenere il passo del Napoli e per proseguire nella corsa allo scudetto: «Dobbiamo spingere guardando a noi stessi e non alle avversarie, veniamo da tre vittorie consecutiv­e, ora dobbiamo provare a insistere perché servono punti», ha chiarito l’allenatore rossonero. «Nel campionato italiano non ci sono

avversari da sottovalut­are e il calendario lo rendi agevole tu con il tuo livello e la tua qualità». Per l’occasione oltre a variare in attacco Pioli dovrebbe modificare anche gli uomini in difesa con il rientro dall’inizio di Simon Kjaer dopo l’infortunio e con Dest collocato sulla fascia destra. In mediana dovrebbe esserci un turno di riposo per Sandro Tonali, al suo posto Tommaso Pobega è il favorito. Bennacer invece era stato risparmiat­o inizialmen­te contro il Verona, e stasera partirà dal primo minuto. «Ci sono degli aspetti che sto consideran­do. Molti hanno giocato tanto ma ho un gruppo di giocatori forti, farò le mie valutazion­i non pensando alla partita di martedì ma al ciclo in generale. C’è la possibilit­à di vedere Origi e Rebic dall’inizio». In porta ci sarà Tatarusanu a causa dell’assenza forzata di Maignan che tornerà solamente nel 2023 dopo l’infortunio al polpaccio. «Siamo dispiaciut­i per Mike, è un giocatore importante e stava facendo di tutto per tornare, credo sarà fuori almeno fino a gennaio».

Il tecnico: «Serve il meglio da tutti» In difesa tocca a Kjaer e Dest

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(57 anni) e a destra Divock Origi (27 anni) e Ante Rebic (29 anni)
GETTY Stefano Pioli (57 anni) e a destra Divock Origi (27 anni) e Ante Rebic (29 anni)
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