Corriere dello Sport

Lautaro ormai insostitui­bile Missione Viola

Senza Lukaku, l’attacco è sulle sue spalle Quasi sempre titolare fino al 90’ Si è sbloccato con il Barça, vuole invertire il trend con la Fiorentina

- Di Pietro Guadagno MILANO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Anche a Firenze guida il “Toro”. Nulla di inedito, del resto è così da quasi due mesi, vale a dire dopo lo stop di Lukaku, che non ci sarà nemmeno stasera. Meno scontato, almeno rispetto a quanto accadeva lo scorso, l’utilizzo che Inzaghi sta facendo dell’argentino. Ovvio che fosse centrale anche nella stagione passata, ma veniva sostituito quasi sempre, tanto che soltanto in 5 occasioni (su 41 presenze da titolare) è rimasto in campo fino al 90’. Finora, invece, su 14 uscite ufficiali e 12 dall’inizio, Lautaro è arrivato al fischio finale in ben 8 occasioni. È una differenza più che netta. È chiaro che, con il rientro di Big Rom, e quindi con una più ampia possibilit­à di ruotare gli attaccanti, all’argentino verrà risparmiat­o qualche scorcio di partita in più. La sensazione, però, è che il suo peso dentro la squadra sia aumentato.

COMUNQUE DETERMINAN­TE.

Evidenteme­nte non è una questione unicamente di gol, perché il bottino raccolto finora da Lautaro è identico a quello dell’anno scorso, vale a dire 5 reti in 14 presenze. In questa stagione, però, il bomber di Bahia Blanca ha già attraversa­to uno dei suoi soliti periodi di digiuno: 8 gare senza segnare, prima di sbloccarsi al Camp Nou contro il Barcellona. Tuttavia, rispetto al passato, non ha raccolto critiche. Per una semplice ragione: adesso sa rendersi utile anche senza spedire il pallone in rete. Basti pensare al match con il Torino, in cui ha letteralme­nte indossato i panni del trascinato­re, oppure all’assist a Gosens sempre in terra catalana. Insomma, in qualsiasi momento, Lautaro può estrarre dal suo cilindro una giocata decisiva. E allora tanto vale tenerlo in campo il più a lungo possibile. Detto, fatto: consideran­do i minuti di utilizzo, nella rosa nerazzurra, il “Toro” è secondo soltanto a Skriniar. Lo scorso anno, invece, era soltanto il decimo nerazzurro in quanto a minuti accumulati.

MIRA DA AGGIUSTARE.

Come premesso, contro la Fiorentina, Inzaghi punterà le sue fiche soprattutt­o su di lui. Finora la squadra viola non gli ha portato troppa fortuna, tenuto conto che, in 9 incroci, è andato a segno soltanto una volta. Probabile che sia stata anche una questione di mira. L’argentino, infatti, è il giocatore che in serie A calcia più volte verso la rete avversaria. Ci ha già provato 40 volte nelle prime 10 giornate, la media quindi è di 4 a partita. Dietro di lui c’è la coppia di milanisti Leao-Giroud, fermi rispettiva­mente a 35 e 34. Il problema è che il “Toro” ha centrato la porta soltanto 12 volte, vale a dire il 30% rispetto al totale. E ciò spiega anche le 8 partite a secco.

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