Corriere dello Sport

Piano Inzaghi l’ora dello sprint

Il tecnico e i suoi non mollano il campionato Caccia al quarto successo di fila: si punta ad avvicinars­i alla vetta prima della sosta per il Mondiale

- Di Pietro Guadagno MILANO

Eora tutto sul campionato. La qualificaz­ione anticipata alla seconda fase di Champions, infatti, permette all’Inter di dedicare tutte le forze alla rincorsa scudetto. Con 4 gare ancora da giocare prima dello stop per il Mondiale, l’obiettivo è chiarament­e quello di accorciare la distanza della vetta e mettersi nelle condizioni migliori per lanciare lo sprint a partire da gennaio, quando riprenderà il torneo. Insomma, il tricolore, e quindi la seconda stella, non è certo uscito dal mirino nerazzurro. E il primo ad esserne convinto è proprio Steven Zhang: «Ci crediamo, possiamo rosicchiar­e terreno e competere per il titolo. Ci sono precedenti che rafforzano questa convinzion­e. Un premio per il titolo dopo quello per il passaggio del turno in Champions? Un premio è sempre la conseguenz­a di un risultato positivo, quindi sono sempre felice di concederlo. Ma anche senza incentivi o bonus, i giocatori sanno di dover lottare per il massimo traguardo»

SCELTE. L’Inter vuole infilare il quarto successo di fila in campionato, quindi la sfida di questa sera ha la stessa importanza di quella con la Juventus di sabato prossimo. Insomma, non sarebbe così sorprenden­te se le rotazioni, rispetto al Viktoria Plzen, fossero ridotte al minimo. Dipenderà dal recupero dalle fatiche di mercoledì. D’altra parte, è vero che, poi, l’Inter sarà di scena in casa del Bayern, senza alcun interesse di classifica e, quindi, con possibilit­à di turn-over, ma i nerazzurri non si possono nemmeno permettere a cuor leggero un’imbarcata, per di più a pochi giorni dal match con i bianconeri. Insomma, Lautaro e Bastoni non giocherann­o in Germania, essendo diffidati, ma il

resto della squadra non sarà certo composto esclusivam­ente da seconde linee. Tornando alla gara di questa sera, in attacco, ha una possibilit­à Correa, che è pure un ex. San Siro, però, sta mostrando qualche insofferen­za nei confronti del “Tucu” e Inzaghi terrà conto anche di questo per le sue scelte. Altri potenziali cambi, riguardano le fasce (Darmian e Gosens insidiano Dumfries e Dimarco) e il centrocamp­o, dove uno tra Calhanoglu e Mkhitaryan potrebbe riposare, a vantaggio di Asllani. In difesa, infine, si va verso il rientro di De Vrij.

A PICCOLI PASSI. Lukaku partirà in panchina, con l’obiettivo di giocare qualche minuto in più rispetto a mercoledì sera. Non troppi, però, perché la sua condizione è ancora precaria. Possibile che contro il Bayern arrivi ad essere impiegato per un tempo. Ad oggi, comunque, l’idea che possa essere titolare con la Juventus è da considerar­e remota. Da questo punto di vista, potrebbe avere qualche chances in più Brozovic. Che non ci sarà questa sera contro la Sampdoria, avendo lavorato a parte anche ieri. Per la Germania, però, dovrebbe partire e quindi giocare uno spezzone di gara all’Allianz. A quel punto si capirà se il croato potrà candidarsi per una maglia da titolare contro i bianconeri: a suo vantaggio un infortunio meno grave rispetto a quello di Big Rom (è fermo da un mese) e soprattutt­o un fisico più leggero.

Chance per Asslani e Correa. Tutti sono chiamati a dare il massimo

PROGRAMMA. Intanto, ci sono ulteriori conferme su Malta come sede per il mini-ritiro di dicembre. Gli accordi definitivi sono ormai ad un passo. Nel pacchetto ci saranno certamente anche due amichevoli. E altre tre partite sono in via di definizion­e: il 16 dicembre a Siviglia, contro il Betis, il 22 a Reggio Calabria, con avversario da comunicare, e il 28 a Reggio Emilia, contro il Sassuolo.

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GETTY Simone Inzaghi, 46 anni

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