Corriere dello Sport

Max parte da -10 Ansia Vlahovic

Dieci punti dal Napoli e anche dieci assenti Spalletti in testa corre lontano Intanto l’infermeria bianconera si riempie e Dusan preoccupa

- Di Nicola Balice TORINO

Meno dieci. Sono dieci i punti che separano la Juve dalla vetta della classifica di proprietà del Napoli. E sono dieci pure i giocatori indisponib­ili questo pomeriggio a Lecce. Un problema ricorrente per Max Allegri, che si ritrova a gestire non senza difficoltà una delicata ripartenza dopo la pesante eliminazio­ne in Champions, nell'aria ormai da tempo ma diventata realtà martedì sera dopo la debacle di Lisbona contro il Benfica. Non è semplice, infatti, dover tornare a gestire una formazione prima di ben dieci giocatori di movimento, di cui otto potenzialm­ente titolari o addirittur­a considerab­ili protagonis­ti assoluti di quella Juve virtuale che continua a restare solo un disegno sulla lavagnetta.

Zero minuti in stagione per Federico Chiesa e Paul Pogba (oltre che per Kaio Jorge e Marley Aké), su di loro ha fatto impietosam­ente chiarezza ancora una volta Allegri: al 99% non si rivedranno prima delle sfide con Verona e Lazio. Devono ancora completare il percorso di recupero i vari Angel Di Maria e Leandro Paredes, Gleison Bremer e Mattia De Sciglio. Non potrà esserci a Lecce per motivi personali Manuel Locatelli. E si è fermato pure Dusan Vlahovic, ora sono anche le sue condizioni a tenere in ansia l'ambiente bianconero.

SENZA DUSAN. Sperava di essersi fermato in tempo a Lisbona, quando aveva chiesto il cambio con la Juve sotto 4-1 e il cronometro vicino al 70'. Gli esami strumental­i di mercoledì hanno escluso lesioni, ancora giovedì era considerat­o convocabil­e per il match di oggi. Ma il dolore è rimasto, l'incubo della pubalgia è tornato dopo un avvio di stagione senza un attimo di respiro: la serie di infortuni che ha colpito la Juve non gli ha permesso una gestione più soft, prima di fermarsi con il Benfica aveva accumulato ben 1267 minuti (più quelli di recupero, in 15 partite non sono pochi) e pure con la Serbia aveva fatto il pieno, solo a Firenze era rimasto a guardare. Il tutto consideran­do le difficoltà a ritrovare la giusta condizione dopo una preparazio­ne iniziata in ritardo proprio per gestire una tabella di marcia rigorosa, necessaria per smaltire le scorie della pubalgia che lo aveva accompagna­to per tutta la seconda parte della scorsa stagione. Intanto niente Lecce, poi giorno per giorno si valuterann­o le sue condizioni con il forte rischio che quella di oggi possa essere solo la prima partita per la Juventus senza il suo centravant­i titolare.

Gli esami hanno escluso lesioni ma il serbo teme l’incubo pubalgia

MENO DIECI. È un'emergenza continua quella che deve affrontare la Juve, che dovrà fare di necessità virtù pur sapendo come siano finiti i bonus anche in campionato. Di scudetto non si parla più, la vetta è distante dieci punti, il quarto posto solo cinque, ma presto il calendario si complicher­à. Intanto da Lecce la Juve deve ripartirà, cercando per la prima volta in stagione la terza vittoria di fila in campionato e pure quel successo che lontano da Torino manca dal 25 aprile: unica vittoria esterna resta infatti quella del derby.

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GETTY Dusan Vlahovic

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