PEDRO FA PER TRE IL TRIDENTE È SUPER
Sarri sta ovviando all’assenza di Immobile puntando su un attacco che garantisce assist e gol Tutto ad altissima velocità Lo spagnolo da record, è sua la media gol migliore della Lazio: segna ogni 150 minuti. Con Felipe e Zaccagni un tris scatenato
Ètutto un balenio di gol, assist, corse, dribbling. Il tridentino della Lazio è diventato il tridentissimo. Sarri fa da allenatore-starter. Al suo via, Pedro, Felipe e Zaccagni scatenano lo spettacolo. Scorribande, sfracelli. Pigiano a tavoletta, fendono l’aria, colpiscono con velocità, coralità, voracità. Ad ottobre, strabiliando, hanno garantito 13 colpi tra palloni d’oro serviti ai compagni e gol firmati di persona. Pedrito ne ha segnati 2 (Sturm Graz e Midtjylland)
e ha servito un assist. E’ salito a 4 gol totali (due li ha sfornati in campionato). E’ lui ad avere la media gol-minuti migliore della Lazio, anche più dell’incredibile Ciro, senza essere smitizzanti, ci mancherebbe. Pedrito fa centro ogni 150,5 minuti comprendendo serie A ed Europa League (602 minuti di gioco totali). Re Immobile ogni 161,29 minuti (7 gol in 1.129 minuti). Pedrito più Felipe e Zaccagni. Pipe ad ottobre ha garantito 4 colpi, un gol (all’Atalanta) e 3 assist. Le reti stagionali sono 3 (2 in campionato, una in Europa League). Zac s’è scatenato: negli ultimi 21 giorni ha colpito contro Spezia, Fiorentina e Atalanta in A e ha servito tre assist contando il tocco (leggermente deviato) che ha spalancato la porta a Pedro giovedì. Zaccagni ha segnato 4 gol totali, in tutto l’anno scorso ne ha timbrati 7 (6 in A, uno in Europa League). Sarri l’ha lusingato e stuzzicani to: «Zaccagni è un giocatore importante e in buone condizioni mentali. Da uno come lui pretendo la doppia cifra, sarebbe uno spreco di talento».
LA FESTA. Cursori, incursori. Stile e repertorio. Il tremendismo del tridentissimo Pedro-Felipe-Zaccagni, montato e rimontato in base alle partite, sta aiutando Sarri a rimediare all’assenza di Immobile. In tre hanno regalato 11 gol alla Lazio. Ciro s’è goduto l’ultimo show dalla Tribuna e ha partecipato alla festa finale dell’Olimpico. La notte di Coppa è finita con il megamix di brada megadisco: Pedro della Carrà, Freed from Desire di Gala. S’è ballato sotto la Nord, è diventato un appuntamento fisso dopo ogni vittoria. Passi e pose a ritmo di musica, Pedrito è stato tra i più sfrenati.
LA MISSIONE. Lo spagnolo è rinato alla Lazio, ha voglia di traguardi, ha avvertito Salernitana e Feyenoord: «In Olanda sarà una finale per noi, sappiamo dell’importanza di arrivare primi nel girone per non incontrare una squadra di Champions. Ora dobbiamo riposare bene e preparare bene la gara con la Salernitana, poi quella di Rotterdam». Sarri insiste. Né una partita né un mese possono fungere da giudizio universale, lo fa per spingere la Lazio a dare sempre tutto, a non accontentarsi: «La Lazio è una squadra disponibile, dà gusto allenarla. Abbiamo qualità tecniche di discreto livello e quando le tiriamo fuori penso siamo divertenti da vedere», ha detto Mau giovedì, è stata una delle poche dichiarazioni rilasciate senza controllare e sfumare i toni. Spettacolo e coinvolgimento, è una Lazio che si volge al bello e invita al ballo con un signor Tridente.
Ad ottobre hanno garantito tredici colpi tra passaggi vincenti e reti