Musetti ha fatto pace col cemento
Sorride Lorenzo. La Giorgi forfait: salta la B.J. King Cup Batte Basilashvili e va agli ottavi per la prima volta in un 1000 sul duro: oggi c’è Ruud. Fognini fuori
Dice bene Lorenzo Musetti: «Partite come quella contro Basilashvili, un anno fa non le avrei vinte così facilmente». Match di fine stagione, in un Masters1000 per di più, con il fisico intossicato dalla fatica e tabelloni e avversari a congiurare una rapida eliminazione.
La vittoria contro il georgiano (6-4, 6-2), che vale al tennista azzurro il suo primo ottavo di finale in un torneo di questo status, altro non è invece che l'ennesimo tassello di una stagione che dal n.60 del ranking lo ha visto progredire fino alla ventitreesima posizione. Un crescendo di risultati sublimatosi nei due titoli vinti ad Amburgo e Napoli, accompagnati da progressi altrettanto confortanti dal punto di vista della tenuta mentale e della capacità di adattamento a superfici - vedi il cemento partenopeo e quello parigino - un tempo refrattarie ad accoglierne i ricami di un gioco arioso e avvolgente come il suo. Segno che si è lavorato, e che la materia su cui lo si è fatto era di quelle che ben si prestavano a essere raffinate a questa maniera.
Casper Ruud, prossimo avversario del carrarese, sarà avversario interessante contro cui misurarsi perché anch'egli dotato di un tennis intelligente sorretto da una solida condizione atletica, aspetto quest'ultimo su cui anche il nostro ieri ha dimostrato di aver fatto passi avanti e su cui sono andate a infrangersi le velleità di rimonta di un ormai frustrato Basilashvili.
Frustrazione a cui non ha voluto arrendersi Fabio Fognini, eliminato in due set dal bulgaro Dimitrov (6-0, 7-5), ma autore di un secondo set in cui più volte ha provato a riportare a sé l'inerzia di un match che lo aveva visto perdere a zero il primo parziale e in cui era dovuto ricorrere alle cure del fisioterapista per un fastidio alla spalla destra. Ancora impegnato in doppio, dove oggi con Bolelli sfiderà il duo Bopanna-Middelkoop per alimentare le loro flebilissime speranze di qualificazione per le ATP Finals di Torino, la speranza, più che per il gran finale di stagione, adesso è che anche questo ultimo infortunio dopo quelli occorsi di recente a Matteo Berrettini e Jannik Sinner non carichi di ulteriori incertezze una marcia d'avvicinamento verso le fasi finali di Coppa Davis avviata poco più di un mese fa con l'ottimismo di chi sapeva (e sa ancora) di avere qualità e varietà per poter dire la sua in quel di Malaga.
E a proposito di tennis a squadre, quando manca meno di una settimana al via delle Billie Jean King Cup Finals di Glasgow, la capitana Tathiana Garbin ieri ha dovuto incassare il forfait di Camila Giorgi, n.69 del mondo, costretta ad alzare bandiera bianca per via di una fascite plantare che di fatto chiude il suo 2022. L’azzurra, la cui ultima partita risale allo scorso agosto quando agli US Open perse al secondo turno in tre set contro Madison Keys, non verrà comunque rimpiazzata nella squadra che il prossimo 9 e 11 novembre affronterà Svizzera e Canada ora composta dalle sole Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini e Martina Trevisan.