Scossa ElSha Ibañez lucido Abraham lotta
di Roberto Maida ROMA
Mourinho (all.)
Sceglie la formula del doppio centravanti ma non sfonda. Anzi lascia spazio al Ludogorets. Nella ripresa vara l’idea-coraggio, con tutta la qualità possibile, e si prende la qualificazione. Che sudata però.
Rui Patricio 6 Sul gol non ha colpe. E’ attento invece a respingere di piede il tiro di Tissera: si era sul 2-1. Ibañez 6,5 Anche nei momenti di squilibrio generale, è il più lucido. Steso da Rick, provoca l’annullamento del pari bulgaro. Smalling 6 Attraversa una fase un po’ così. Non è dominante come a inizio stagione. Dove non arriva con le gambe tuttavia se la cava con il senso della posizione.
Viña 6 Preferito a Kumbulla come sostituto di Mancini, ha un inizio terribile. Poi si assesta. Karsdorp 5,5 In difficoltà atletica, produce poco e fatica tanto in copertura. Volpato (1’ st) 6,5 La sua incoscienza è un cambio di marcia continuo. Mourinho lo sfrutta quando deve recuperare e poi lo sostituisce per difendere meglio il tesoro. Bove (35’ st) sv Camara 5 Scarico, stavolta. Lo dimostra l’azione del gol, quando non riesce a fermare l’avversario. Neppure con un fallo che sarebbe stato da ammonizione.
6,5
Zaniolo
Cristante (1’ st)
6 Comincia malissimo, perdendo palloni inspiegabili. E però ne ruba uno decisivo, quello che Zaniolo trasforma in magia.
Matic
6 Gioca un primo tempo di grande sostanza, ma quando esce dalla posizione di centromediano per una pressione laterale concede la corsa irrefrenabile a Rick.
6 Si immette nella conversazione con passo umile. Il suo ruolo è dare ordine mentre la squadra si sta lanciando all’assalto. Va bene così.
7,5 Nella prima mezz’ora calcia quattro volte verso la porta senza mai inquadrare lo schermo. Sembra una partita negativa ma dopo la pausa diventa cuore e motore della rimonta. Calcia due rigori perfetti: sul secondo, tra l’altro, la palla verticale per Zaniolo è sua. Non sono dettagli, è quasi tutto.
6,5 Alla duecentesima partita nella Roma, ha la freschezza e lo sprint per suonare la sveglia ai compagni. I due tiri di inizio secondo tempo scaldano l’Olimpico.
Belotti 5 Commette errori tecnici così banali da non sembrare veri. Non è
Zalewski (16’ st) Pellegrini El Shaarawy
una questione tattica: deve solo ritrovarsi, evidentemente. Zaniolo (1’ st) 8 Un regalo del destino. Riabilitato dall’Uefa, con una coscia dolorante, stravolge la partita e la storia della qualificazione. Arraffa due rigori, uno più furbo dell’altro, e chiude la serata sotto alla curva Sud dopo un gol di quelli che sa immaginare soltanto lui. Potenza, agilità, freddezza. E’ tornato.
Abraham
6 Non segna e non tira, no. Ma si butta in tutte le palle sporche, lottando con ferocia. Sul rigore dell’1-1 ad esempio è protagonista con il tocco di petto per Zaniolo.
LUDOGORETS Simundza (all.)
Il Ludogorets è molto organizzato, sa cosa sia giusto fare in campo. Perde per una serie di episodi contrari, senza sfigurare. Padt 6 Para quello che riesce. Niente di più.
Witry 5,5 Cede di schianto dopo l’intervallo.
Delev (42’ st) Verdon
sv 4 Ingenuo sull’episodio-chiave: si appoggia su Zaniolo regalando alla Roma il rigore del sorpasso.
E si fa espellere per aver calpestato Zalewski.
Nedyalkov 6 Capitano ragionatore, non si lascia travolgere.
Cicinho 5 Un enorme salvataggio su Zaniolo a inizio ripresa, la tessitura del gol. Ma colpisce lo stesso Nicolò in area rianimando la Roma. E lo tiene in gioco sul secondo rigore.
Gropper (42’ st) sv Piotrowski 6 Bene fino all’intervallo, stritolato nella ripresa.
Nonato (26’ st) 6 Come all’andata, frigge la Roma appena entrato in campo. Stavolta però il gol non vale. Naressi 6 Buon palleggiatore, anche abbastanza dinamico.
6 Frizzantino per un tempo: crea problemi sulla sua fascia. Cala alla distanza.
Despodov (26’ st) sv Cauly 6 All’andata era stato devastante. All’Olimpico si accende e si spegne. Il giocatore non è niente male comunque.
7 Una furia. Velocissimo e preciso, quando fredda Rui Patricio. Sfortunato sul 2-2 negato, perché rifila una manata a Ibañez mentre avvia il contropiede. Thiago 5,5
Manca un pallone facile davanti a Rui Patricio che poteva dare un senso diverso alla partita. Poi fa un discreto gioco di sponda. Tissera (26’ st) 6 Entra e spaventa l’Olimpico.