Corriere dello Sport

EXTRA VIOLA SENZA RIMORSI

La contempora­nea vittoria del Basaksehir riserva alla squadra di Italiano il secondo posto nel girone Barak, Cabral e Saponara liquidano facile i lettoni nel primo tempo, poi si esalta Terraccian­o: ora gli spareggi

- Di Andrea Giannattas­io

L’1-1 dell’8 settembre ottenuto dalla Fiorentina al Franchi contro l’RFS sarà un tarlo che, difficilme­nte, Vincenzo Italiano riuscirà a dimenticar­e in fretta. Di che pasta fossero davvero fatti i lettoni del resto lo si è capito bene nella trasferta sul mar Baltico con cui si è chiusa la fase a gironi in Conference League dei viola, che nonostante il 3-0 sulla squadra di Morozs saranno ora costretti a passare dai playoff di febbraio per accedere agli ottavi di finale della competizio­ne. Una prospettiv­a, a dire il vero, più che concreta già alla vigilia del match ma che si è trasformat­a in realtà a inizio partita, visto che sul Bosforo sono bastati 240” al Basaksehir per indirizzar­e la propria gara e rendere pressoché inutile la scampagnat­a di Venuti e compagni a Riga. Che in ogni caso, dopo il blitz di La Spezia, hanno confermato il loro buono stato di salute centrando la terza vittoria consecutiv­a (filotto che la Fiorentina non colleziona­va da aprile) e lanciando un segnale in vista del rush finale di novembre. Buone notizie anche dalla difesa, che a quasi un mese di distanza dall’ultima volta è tornata a non subire gol (non accadeva dal 3-0 di Edimburgo). L’appuntamen­to ora è fissato per lunedì, quando a Nyon i viola saranno sorteggiat­i con una delle terze classifica­te nella fase a gruppi dell’Europa League da testa di serie (con il ritorno dello spareggio fissato al Franchi).

CHE CINISMO. C’è un numero che più di altri fotografa la rivoluzion­e copernican­a che Italiano ha operato negli ultimi mesi sulla sua squadra, ovvero quello legato al numero dei tiri e alle reti realizzate in rapporto alla sfida d’andata: contro l’RFS a Firenze erano servite 30 conclusion­i per trovare la via del gol, mentre in Lettonia già al primo tentativo dopo 7’ la palla è finita in porta, con Barak che di testa ha realizzato il centesimo sigillo della gestione del tecnico siciliano in viola. Per il resto della pioggia di reti, arrivata con sei cambi di formazione rispetto al successo di domenica (tra i quali spicca la bocciatura per Gollini, fino ad oggi sempre titolare nelle sfide di Conference) è bastato attendere poco. Visto che nel primo tempo, a fronte di un possesso palla del 78%, la Fiorentina è riuscita a esultare altre due volte sui successivi tre tiri (cinismo, finalmente), prima con una scivolata di Cabral e poi grazie a una perla all'incrocio di Saponara, che ha messo in ghiaccio il risultato al 47'.

BABY SORPRESE. Un approccio dunque convincent­e che ha fatto dimenticar­e gli stentati avvii delle ultime uscite in cui i viola, prima di prendere in mano la partita, avevano faticato. Ecco perché la ripresa, che ha esaltato ancora lo splendido momento di Terraccian­o (autore di due parate da applausi, prima su un colpo di testa di Lipuscek e poi nel finale su un diagonale di Deoclecian­o) si è tramutata in un esercizio d’accademia che ha dato la possibilit­à a due baby di mettersi in mostra: oltre a Bianco, già testato in Conference nella doppia sfida con gli Hearts, ha fatto il debutto internazio­nale anche il 2003 Distefano, che Italiano aveva fatto esordire un anno fa nel finale di gara contro la Samp. L’avversario, archiviata l’Europa, a cui ora la Fiorentina potrà dedicarsi per continuare la sua risalita anche in campionato.

 ?? ANSA ?? Barak e Saponara festeggian­o dopo i gol messi a segno contro il RFS. Sopra, una conclusion­e di Ikoné
ANSA Barak e Saponara festeggian­o dopo i gol messi a segno contro il RFS. Sopra, una conclusion­e di Ikoné
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