Corriere dello Sport

Cannavaro: Benevento, è sempre tempo di lottare

- Di Franco Santo

Alla ricerca della vittoria perduta. Il Benevento ci riprova, Fabio Cannavaro chiede di più ai suoi senza accampare alibi. Da quando si è seduto sulla panchina gialloross­a non ha ancora provato l’ebbrezza dei tre punti, vorrebbe cambiare l’inerzia di questo campionato con tutte le sue forze, anche si rende conto che i problemi sono ancora quasi tutti da risolvere: «Stiamo gestendo un gruppo in difficoltà per problemi vecchi: non possiamo che triplicare le forze. Se vogliamo uscire da questo periodo difficile, dobbiamo farlo tutti insieme. I ragazzi devono alzare l’asticella come nelle ultime partite, non devono avere cali di concentraz­ione».

SITUAZIONE FLUIDA. Il gruppo degli infortunat­i migliora, ma per ora non si va oltre a sedute differenzi­ate. Cannavaro spera di poter avere tra gli utilizzabi­li di nuovo Glik e forse Tello, magari anche solo per portarli in panchina. Ma anche il resto della truppa (in infermeria ne resterebbe­ro altri 8) sta facendo denotare chiari segni di ripresa: «Da qui alla sosta - sospira Cannavaro - speriamo di poter recuperare qualcuno. Poi dopo la sosta contiamo di mandare in campo una squadra diversa». L’attenzione maggiore va rivolta come sempre allo stato fisico della squadra, anche in

consideraz­ione della struttura del Bari: per questa ragione anche due recuperi da portare solo in panchina potrebbero valere tanto.

SOLCO TRACCIATO. Sul piano

tattico Cannavaro non ha intenzione di cambiare. Il 3-5-2 sembra affidabile e un po’ alla volta la squadra pare assimilarl­o meglio: «Anche sul piano dell’assetto tattico dobbiamo migliorare. Se non riusciamo a interpreta­rlo bene, va a finire che si recupera palla troppo lontano dalla porta avversaria e le difficoltà per l’attacco aumentano. Questo è un sistema in fondo che i ragazzi hanno già fatto, ma io utilizzo meccanismi diversi». Il cruccio di Cannavaro rimane la fase offensiva: pochi 9 gol, peggio ha fatto solo il Perugia. Bisogna essere più pericolosi, attaccare meglio l’area avversaria. Va meglio in difesa: 12 gol incassati, 3 clean sheet, come il Bari.

SERVE UNA VITTORIA.

A volte basta poco per svoltare. Cannavaro ne ha viste di tutti i colori nel corso della carriera. Il Benevento quest’anno ha vinto solo in due occasioni, contro la capolista Frosinone e sul campo del Venezia. Le potenziali­tà ci sono, serve la condizione fisica e mentale per riannodare il filo con la vittoria. «Ci sono ancora due partite prima della sosta e sappiamo bene che in queste due sfide ci sarà da soffrire. Non sarà facile perchè il numero di giocatori è molto ridotto, ma questo è il momento di andare con il cuore oltre l’ostacolo». Appare più che probabile che il tecnico si affidi alla stessa squadra che ha affrontato il Pisa. C’è da fare punti e magari da sconfigger­e un tabù per i gialloross­i, che non hanno mai battuto i galletti nel Sannio (le uniche due vittorie sono arrivate in terra pugliese). Ma i tabù sono fatti per essere infranti. Prima o poi.

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LAPRESSE Il tecnico del Benevento Fabio Cannavaro, 49 anni

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