Corriere dello Sport

I centomila cuori di Valencia

Il “Ricardo Tormo” da anni ospita l’ultimo Gran Premio Tanti i tifosi previsti sugli spalti da cui si vedono tutte le curve. Per 18 volte qui si è deciso il campione

- Di Gianmaria Rosati ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Storia, tifo e molto di più. È difficile descrivere in poche parole cosa rappresent­i il circuito “Ricardo Tormo” di Valencia per la MotoGP, ma il fatto che oramai da anni e anni abbia l’onere e l’onore di ospitare l’ultimo Gran Premio della stagione, dove già in diciotto occasioni prima di quest’anno si è deciso il nome del campione del mondo della classe regina, è un primo importante indizio.

Il tracciato situato nella cittadina di Cheste del resto è particolar­e, a partire dalla sua conformazi­one che permette ai tifosi di vedere tutte – o quasi – le curve da qualsiasi tribuna del circuito, come in uno stadio di calcio, spesso e volentieri gremito. Quello che infatti caratteriz­za maggiormen­te la tappa di Valencia è il calore del pubblico, che non mancherà certamente nemmeno in occasione del duello titolato tra Pecco Bagnaia e Quartararo: sono infatti oltre centomila i tifosi attesi per la giornata di domenica, un esodo che ha cominciato a manifestar­si già ieri.

L’immagine può bella della giornata infatti è probabilme­nte quella del fiume di tifosi riversatos­i in pit lane per ammirare moto, box e piloti. Un calore che forse ha alleggerit­o per un attimo anche la tensione dei due contendent­i per il titolo, alle prese con foto e autografi durante tutta la giornata, come delle rockstar pronte per il loro ultimo e spettacola­re concerto. Tutto questo nonostante il cielo plumbeo che ha accolto – a tratti – fan e addetti ai lavori, ai quali però sembrano venire in soccorso le previsioni meteo:

per il fine settimana infatti è atteso il caldo e soprattutt­o si prevede assenza di pioggia, ossia le condizioni migliori per assistere all’ultimo capitolo stagionale, sotto gli occhi di Valentino Rossi, in senso metaforico e non. Il nove volte campione del mondo sarà infatti a Valencia per supportare il gioiello più splendente del suo diadema di talenti, cresciuti anno dopo anno nella sua VR46 Riders’ Academy, ma vi sarebbe stato in ogni caso. Da novembre dell’anno scorso infatti a dominare la scena nel paddock di Cheste è il murales realizzato dall’artista Axe Colours in suo onore, sul tracciato dove Rossi – oltre a chiudere la carriera l’anno scorso – si rese protagonis­ta di un test sorprenden­te con la Ferrari, dove riuscì a girare a un solo secondo da Michael Schu

macher. Valencia è stata per il Dottore anche teatro della delusione più cocente di carriera, ossia il titolo MotoGP perso nel 2006 contro il compianto Nicky Hayden, che toccherà in qualche modo a Bagnaia “vendicare”, potendo contare sul tifo che gli giungerà dalla tribuna Azul, situata curiosamen­te nel punto – curva 2 – dove Rossi finì a terra in quella sfortunata occasione.

Ora non resta che attendere l’inizio delle ostilità: Bagnaia contro Quartararo, nella bolgia di Valencia. Certamente domenica pomeriggio riechegger­à nell’aria il suono delle tracas, i petardi che vengono storicamen­te fatti esplodere per celebrare la fine della corsa. In onore di chi? All’ultimo capitolo della stagione l’ardua sentenza.

A supportare il suo gioiello ci sarà Vale amatissimo: qui ha chiuso la carriera

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ANSA Marc Marquez arriva in scooter nel paddock di Valencia

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