Corriere dello Sport

«Una Juve propositiv­a e con un po’ di fortuna»

Ottimo riscatto in campionato dopo la delusione in Champions Allegri: Ora anche nei momenti di difficoltà restiamo in partita e questo è molto importante Ho visto entusiasmo e voglia

- Di Filippo Bonsignore TORINO

Un’altra Juve allora è possibile. Una squadra, cioè, capace di tornare a recitare da protagonis­ta, come nei giorni di gloria, e di trovare una grande notte per svoltare e dimenticar­e il buio della Champions League. La Signora torna a ruggire, va oltre le assenze e oltre i pericoli creati dall’Inter e poi azzanna avversario e partita nella ripresa. Missione sorpasso ai nerazzurri compiuta nel migliore dei modi, quindi: ora il quarto posto è tornato a vista, distante solo due punti. Massimilia­no Allegri sorride perché la Juve sta ritrovando progressiv­amente il suo dna e, con questo, i risultati: «Soddisfazi­one è tornare a battere l’Inter dopo quattro partite senza superarli. Era tanto che non vincevamo uno scontro diretto e siamo stati anche un pizzico fortunati nel primo tempo ma giocando con l’atteggiame­nto propositiv­o, anche la fortuna arriva dalla tua parte. La cosa più bella è stato vedere una squadra che ha giocato con entusiasmo, con voglia, che, nelle difficoltà contro una grandissim­a squadra come l’Inter, ha avuto un atteggiame­nto positivo. Vincere aiuta a vincere perché si crea una squadra con dei valori importanti; bisogna sempre mettere da parte gli obiettivi singoli a beneficio di quelli di squadra». Ci sono tanti ingredient­i positivi nella vittoria: il sistema di gioco dal sapore antico, il carattere e la presenza mentale, la difesa che per la quarta partita consecutiv­a non prende gol. «Il modulo ha dato più certezze e la fase difensiva nella ripresa è stata straordina­ria, ma le certezze migliori arrivano da una squadra che corre, difende, si abbassa, capisce i momenti della partita - riflette il tecnico bianconero - E quando giochi con questo atteggiame­nto, è difficile anche prendere gol. A inizio stagione giocavamo mezz’ora; ora nei momenti di difficoltà rimaniamo dentro la partita e questo è un passaggio importante. Così come nell’occasione del gol annullato a Danilo: è un’opportunit­à che abbiamo colto al volo perché la squadra avrebbe potuto subire il contraccol­po e invece siamo rimasti attenti e non ci siamo disuniti». Ora la rincorsa può assumere contorni ben diversi rispetto a qualche settimana fa. Max tiene i piedi ben saldi per terra: «Il campionato è lungo, abbiamo avuto passaggi a vuoto soprattutt­o in Champions League e ora dobbiamo riazzerare tutto perché restano ancora Verona e Lazio prima della sosta e poi tireremo una riga e vedremo dove saremo in classifica.

Scudetto a -10? Siamo a due punti dal quarto posto, il Napoli sta facendo cose straordina­rie e, dopo la sosta, non so che cosa potrà succedere. Il nostro obiettivo è di fare il massimo ma non bisogna pensare che con la vittoria sull’Inter abbiamo risolto tutti i nostri problemi. Dobbiamo continuare a lavorare e continuare a migliorare in alcune situazioni, recuperare tutti i giocatori e pensare a fare un passo alla volta».

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PROTAGONIS­TI. Tra gli ingredient­i del successo bianconero ci sono anche i protagonis­ti decisivi. A partire da Kostic, autore degli assist per i due gol e, da Rabiot, arrivato al quinto gol in 9 partite stagionali, tanti quanti nelle precedenti 104 presenze: «Nel nostro abbraccio finale c’è tutta la determinaz­ione, tutta la voglia dello spogliatoi­o, di aiutarsi e di non mollare. Abbiamo avuto delle difficoltà, ma ora ne stiamo uscendo con grandi prestazion­i e con l’unità del gruppo. Fuori si dicono tante cose, che ci sono giocatori che non vogliono giocare perché ci sono i Mondiali, non è così. Noi vogliamo vincere il campionato».

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GETTY IMAGES Manuel Locatelli e Lautaro Martinez

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