Kean il ballerino: «Sogno di tornare ai livelli del Psg»
È l’ora di ballare e di fare festa. È l’ora di correre sotto la curva a liberare una gioia grande così. È l’ora di Moise Kean, che torna decisivo e torna dall’infortunio con un gol da tre punti. Pesantissima, perché rilancia la Juve in zona Champions e le consente di trovare quella continuità che serviva. E che anche al bomber spesso è mancata nella pur giovane carriera. E allora ci si può scatenare con un nuovo balletto: «Si chiama Griddy, l'ha inventato in mio amico per i giocatori della Nfl, negli Stati Uniti, e adesso va abbastanza di moda». Massimiliano Allegri si augura che diventino di tendenza le prestazioni di Moise, finalmente capace di offrire il repertorio giusto. La rete segnata con un taglio profondo e il tocco morbido sull’uscita di Montipò fa tutta la differenza del mondo, certo. Ma c’è molto altro nella prova di Kean, subito calato nella parte, continuo e applicato, nel difendere il pallone e smistare gioco; magari un po’ meno nell’assecondare la profondità di Milik o gli inserimenti dei centrocampisti. Così si è messo in proprio e ha sfruttato il taglio di Rabiot per risolvere la contesa. «Non era una partita facile perché giocare in questo stadio non lo è mai facile ma abbiamo dimostrato di essere un'ottima squadra. È una vittoria molto importante per andare avanti in classifica, ora dobbiamo continuare avanti così perché ci manca l'ultima gara con la Lazio e dobbiamo dare il massimo pure contro di loro. Il gruppo è importante, non è sempre facile giocare tante gare di seguito ma ci siamo messi tutti insieme a dare il 100 per cento». La striscia di cinque vittoria consecutive riporta in alto la Juve e ora ci si interroga sulle prospettive di rimonta scudetto, nonostante i bianconeri siano a -10 dal Napoli. Kean mantiene il profilo basso: «Noi pensiamo a dare il 100% in ogni partita, a uscire con un ottimo risultato».
NUOVO INIZIO. Ci si attende sempre molto da Moise; questo di Verona, dove era un ex avendo giocato con l’Hellas in prestito nella stagione 2017/18, può essere il trampolino di lancio verso un nuovo inizio. Dopo 199 giorni si interrompe il digiuno di gol in trasferta, che durava dalla vittoria in casa del Sassuolo lo scorso 25 aprile. La memoria però non può correre alla stagione in Francia e ai 17 gol con il Paris Saint Germain: «Possibile tornare a quei livelli? È quello che mi chiedo tutti i giorni: nonostante i momenti difficili, è lì che bisogna essere forti; non sempre può andare bene ed è lì che devi essere forte e non scoraggiarti mai, che prima o poi il gol arriva. La cosa più difficile per un attaccante, anche se non arriva il primo pallone, il secondo, è stare sempre sul pezzo, non scoraggiarsi mai. Così è arrivata l'occasione con la palla che mi ha dato Rabiot e ho saputo approfittarne al meglio». Ora Kean non ha certo intenzione di fermarsi: per festeggiare con un altro Griddy, insomma…
«Non sempre può andare bene però è proprio lì che non devi scoraggiarti»