Corriere dello Sport

Il Milan cerca il vero Leão Anche il Real

Ogni discorso di rinnovo del contratto prima dell’inizio di Qatar 2022 è arenato La società rossonera non vuole correre il rischio di perderlo a parametro zero Nell’ultima prima di volare al Mondiale, Pioli spera in un gol della sua stella Ma da Madrid, A

- Di Adriano Ancona MILANO

Tra il rebus sul rinnovo e un Mondiale con tutta l’intenzione di essere il valore aggiunto del Portogallo, c’è un Leão in attesa dell’ultimo colpo d’ala con il Milan. L’ultimo del 2022, s’intende. Poi una schiarita sul futuro rossonero, con firma e gol al centro della scena, in parallelo alla seconda parte di stagione. Dopo il derby, Pioli in campionato ha ricavato da Leão appena due gol contro Empoli e Monza. Un talento pigro che ultimament­e è stato travolto dalla mannaia del fisiologic­o turn-over. Ma nemmeno il Leão a minutaggio ridotto ha saputo ritagliars­i gli spazi giusti per incidere. Aspettando il Qatar, domenica c’è la Fiorentina: serve il solito jolly in grado di fare reparto, non certo la brutta copia del vero Leão. Il Milan ha già verificato che, senza i big a pieno regime, si fa dura contro chiunque.

STALLO RINNOVO. Soprattutt­o se c’è un Leão a mezzo servizio come troppe volte si è visto in questo autunno, almeno in A. L’exploit nel derby di inizio settembre con due gol, quindi, poi un andamento che c’entra poco col giocatore capace di spaccare le partite anche da solo. C’è di mezzo il prolungame­nto, e un discorso che si è sempre più dilatato nel corso delle settimane. La volontà della dirigenza milanista di andare a dama per il rinnovo del portoghese entro l’inizio del Mondiale – sarebbe stata una liberazion­e – è un po’ caduta nel vuoto. Il dialogo tra il Milan e l’entourage di Leão viaggia attorno al maxi-risarcimen­to dovuto allo Sporting Lisbona. Una cifra da abbinare all’aumento di stipendio sul prossimo contratto di Leão. Attorno a questo, il mese scorso, ogni ragionamen­to si è incagliato. Con esso, anche il possibile inseriment­o del Real Madrid – non solo dalla Premier, quindi – è da mettere in conto. La novità di un interessam­ento di Ancelotti per Leão, è quel che arrivava ieri dalla Spagna. Dove, come normale che sia, fanno leva sui tentenname­nti circa il rinnovo di un contratto che scade nel 2024. Manca un anno e mezzo e – dopo che il Milan ha perso Donnarumma, Çalhanoglu, Romagnoli e

Kessie a parametro zero da giugno 2021 a oggi – ogni strategia è stata attivata per tempo. Sperando, stavolta, di arrivare al lieto fine.

VIOLA PORTA BENE.

Quando vede Fiorentina, in compenso, a Leão non possono che venire in mente i due gol realizzati a San Siro. Significat­ivi, entrambi, a modo loro. Il primo, nel settembre 2019, serviva a svelare il talento – in quella fase ancora molto celato – del portoghese, in una serata nella quale il popolo milanista era più impegnato ad applaudire Ribery per una prestazion­e sontuosa. Quell’1-3, col Milan sottomesso – pochi giorni prima che sulla panchina rossonera arrivasse Pioli – è un ricordo sbiadito e lontanissi­mo. Il secondo gol di Leão alla Fiorentina è storia recente, il dolce cammino verso lo scudetto: pallone catturato al limite dell’area dopo un rinvio sballato di Terraccian­o e tre punti strappati quasi allo scadere l’1 maggio. Probabilme­nte la vittoria decisiva per convolare al titolo, visto che il vantaggio del Milan in classifica era diventato concreto (con l’Inter sconfitta a Bologna quattro giorni prima) e non solo teorico. Quel Leão furoreggia­nte sarebbe gradito domenica a San Siro, prima della pausa mondiale.

Sul portoghese non solo la Premier E lui quando vede la Viola vede il gol

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Rafael Leão Attaccante portoghese del Milan e della Nazionale, in rossonero dal 2019

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