MOTTA ORDINA BOLOGNA REAGISCI SUBITO
Ieri mattina summit tra l’allenatore, Sartori e Di Vaio Oggi arriva il presidente E c’è anche il tema arbitri Faccia a faccia ieri tra tecnico e squadra: riscatto contro il Sassuolo e alla presenza di Joey Saputo
Orgoglio e riscatto davanti a Joey Saputo, il cui ritorno a Bologna è atteso tra oggi e domani, perché è vero che ufficialmente a giochi finiti Thiago Motta si è preso tutte le colpe per la disfatta contro l’Inter, e qualcuna ne ha di sicuro, ma è altrettanto vero che è stata la squadra ad uscire dal campo dopo il gol del 3-1 di Lautaro, se non già al secondo, quello di Dimarco su punizione che ha scatenato il putiferio, di conseguenza figuriamoci se anche i calciatori non ne abbiano. Ecco il motivo per il quale, dopo che al mattino Thiago Motta si era confrontato a lungo sia con Giovanni Sartori che con Marco Di Vaio, nel pomeriggio ha parlato una decina di minuti alla squadra per capire e rivisitare quel suo secondo tempo impalpabile come se avesse staccato completamente la spina, perché è evidente che quello che è accaduto mercoledì notte a San Siro non debba più ricapitare. E proprio quelle due parole, orgoglio e riscatto, Thiago ha chiesto al Bologna di tornare a farle proprie da subito e di evidenziarle domani notte contro il Sassuolo, uno per mettere un pietrone sopra all’1-6 di San Siro, due per dimostrare che quella figuraggia è stata solo un incidente di percorso, tre per poter vivere e lavorare serenamente durante la lunga sosta per il mondiale in Qatar.
LE COLPE DI THIAGO. E’ evidente che parliamo con il senno del poi, ma la scelta di Thiago di abbandonare la soluzione dei 4 centrocampisti che avevano dato risultati importanti anche sul piano degli equilibri e di preferire quella più spregiudicata con un centrocampista in meno e un attaccante in più ci lascia molte perplessità, non dimenticando che l’avversario si chiamava Inter, tra l'altro con la fame addosso di dover cancellare la sconfitta di Torino contro la Juventus. Certo, va sottolineato come il Bologna non avesse sofferto fino al gol straordinario di Dzeko, ma era legittimo ritenere che gli affanni sarebbero arrivati prima o poi. E se a ciò aggiungiamo il nuovo errore di Skorupski che sulla punizione di Dimarco ha preso ancora una volta gol sul proprio palo e quello altrettanto grave di Arnautovic che si è tolto dal primo palo lasciando strada libera a Lautaro sull’angolo di Calhanoglu ecco che la frittata è andata del tutto a cottura. Poi altre due annotazioni. La prima: Medel e Schouten fanno fatica a giocare uno accanto all’altro, e già lo avevadra no evidenziato sia contro l’Empoli che contro la Sampdoria. La seconda: per quale motivo il Bologna è uscito con la testa dal campo? Chi ha visto i rossoblù negli spogliatoi all’intervallo assicura che avessero perso del tutto il lume della ragione per quella punizione inventata da Colombo e per le ammonizioni date a Lucumi e Medel, ma niente può giustificare quello che è stato l’atteggiamento del tutto sbagliato della squaDall'Ara, nella seconda parte.
LE DESIGNAZIONI DI ROCCHI.
Anche perché se il Bologna questa partita l’avesse persa 2-1 o al massimo 3-1, sì, avrebbe potuto dare anche la colpa a Colombo per la sconfitta, ma prendendone 6 (e potevano essere 7, 8, 9 o 10) chi ti può credere quando racconti che questo arbitro non è assolutamente pronto per la serie A, essendosi inventato un fallo che non esisteva sull’1-1 e non vedendo un rigore enorme come un grattacielo sul 4-1. Caso mai va rivolto un pensiero al designatore Rocchi, che lo ha mandato a San Siro: da tempo Bologna fa da apripista ad arbitri esordienti ed è palesta per arbitri mediocri chiamati a dover evidenziare il loro spessore, tanto Bologna è una città molto matura e civile e quelli del Bologna stanno sempre zitti. Ecco, magari ricambiare questo rispetto e non approfittarsene sarebbe quanto meno doveroso. A proposito, domani sera arbitra tal Pezzuto di Lecce.