Empoli, Zanetti ha un doppio rebus
Il tecnico con la Cremonese vuole chiudere bene il 2022 «Ho delle situazioni da verificare ma preferisco non fare nomi. Sarà una partita molto complicata»
Non c'è tempo per rifiatare e la settimana del triplo turno si chiude con la sfida contro la Cremonese. L'Empoli si cala nelle ultime fatiche prima dello stop mondiale con la consapevolezza di aver tenuto testa al Napoli, la squadra italiana al momento più forte di tutte, e la voglia di tornare a fare punti dopo il prevedibile ko del Maradona.
INSIDIE. Sulla strada degli azzurri c'è la Cremonese, avversario che Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, rispetta molto. «Detto che i ragazzi mi hanno reso orgoglioso per come si sono comportati contro il Napoli, ho bisogno di tutta la loro disponibilità per affrontare al meglio la Cremonese. Dobbiamo essere bravi a calarsi nel ritmo di una gara che sarà complicata perché ci troveremo contro una squadra aggressiva e motivatissima dopo il pari contro il Milan. Conosco bene Okereke per averlo avuto a Venezia è un attaccante che va tenuto d'occhio perché rappresenta sempre un pericolo in area di rigore». Sulla formazione nessuna anticipazione. «Ci sono due situazioni da verificare ma preferisco non fare nomi». Di sicuro non ci sarà Luperto, squalificato per una giornata. «Peccato perché stava giocando molto bene e perché rappresenta il nostro leader. Ci sarà Walukiewicz, un ragazzo di carattere che si sta allenando bene con attenzione e impegno».
CREMONESE. Sul fronte grigiorosso Massimiliano Alvini scende con il morale alto nelle sua Toscana, a dodici chilometri di distanza da Fucecchio, dove è nato cinquantadue anni fa. La spinta positiva è arrivata in settimana grazie al pareggio interno strappato al Milan campione d'Italia in carica. «Il punto con i rossoneri è stato cancellato in fretta perché in questi giorni ci siamo concentranti soltanto sull'Empoli. Per noi quella del Castellani rappresenta una partita fondamentale per l'immediato futuro. Abbiamo grande rispetto per gli azzurri che rispetto a chi lotta per salvarsi hanno qualcosa in più ma sono altrettanto sicuro che ce la giocheremo alla pari».