Corriere dello Sport

«Frosinone bello e forte Ma il mio Ascoli è pronto»

Bucchi inquadra il match: «Sfida a una vera capolista. Anche noi però abbiamo numeri da esibire»

- Di Giancarlo Febbo ASCOLI

Se Fabio Grosso dice di aspettarsi, stasera al “Del Duca”, un Ascoli “solido e concreto”, dal canto suo Cristian Bucchi spera di farlielo trovare proprio così. D’altronde i prerequisi­ti per uno sgambetto alla capolista sembrano esserci: striscia positiva con tre vittorie consecutiv­e con vittime illustri, cioè Bari, Cagliari e Venezia, oltre al pareggio nel recupero a Brescia, a dimostrazi­one di un grande temperamen­to. Inoltre, a guidare l’attacco bianconero sarà il grande ex Federico Dionisi, che a dispetto dell’età (35) in questo inizio stagione flirta con il gol che è una bellezza (prima di Brescia ne aveva realizzati 4 di seguito). E poi stasera lo stadio ascolano sarà un catino bollente e la spinta del popolo bianconero si sentirà, eccome. Infine, vero che negli ultimi sei incroci nelle Marche il Frosinone è uscito imbattuto, ma... in fondo i tabù esistono per essere infranti.

Insomma, sfida suggestiva, come esplicitat­o alla vigilia dallo stesso Bucchi. «Sarà una partita bellissima - l’incipit dell’allenatore dell’Ascoli - credo ci sarà una cornice altrettant­o bella sugli spalti. E' anche il compleanno del nostro patron Massimo Pulcinelli, speriamo di fargli un bel regalo. Magari una bella prestazion­e, da squadra tosta, come si è visto nelle ultime gare». La consapevol­ezza della forza dell’avversario non genera timori in Bucchi, semmai ne aumenta le motivazion­i. «Leggo i giornali, sento i commenti e c’è una percezione di ‘sorpresa Frosinone’, ma il Frosinone non è affatto una sorpresa. È un progetto, è programmaz­ione, ha un bravissimo allenatore, Grosso, che da tre anni guida questa squadra e che, insieme a Lucarelli, è il più longevo; già questo è sintomo di continuità. Sento parlare di organico giovane: è un organico che ha bravi giovani, vero, ma l’undici che scende in campo è molto esperto, ha in genere due under, l’attaccante e il portiere, ma l’età media degli altri nove calciatori è di 28 anni, quindi è una squadra matura, non di ragazzini che stanno stupendo. Un organico importante, tante individual­ità, per loro parla la classifica. A ciò aggiungiam­o una proprietà che in B credo sia l’unica ad avere uno stadio suo. Quindi c’è programmaz­ione e quella che dovrebbe essere la normalità il Frosinone la applica a meraviglia, perciò in questo momento sta raccoglien­do i frutti».

Ora, però... il guanto di sfida. «Loro arrivano con cinque vittorie consecutiv­e - conclude Bucchi - ma anche noi veniamo da un ultimo mese di prestazion­i, di solidità e di entusiasmo, che si è inevitabil­mente rigenerato. Sappiamo cosa fare in campo, che poi darà il suo verdetto».

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