«Le Finals a Torino metteranno radici»
Domenica scattano le Nitto Atp, il presidente della Fit lancia l’Italia Binaghi: «Questo evento qui è di casa. Non sarà facile toglierlo al nostro Paese. Venduti finora 140 mila biglietti, ora puntiamo a 150»
«Vogliamo che le Finals siano una storia di successo, la più lunga possibile. Vogliamo crescere e migliorarci di anno in anno». Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, lancia così la seconda edizione italiana delle Nitto Atp Finals che scatteranno domenica a Torino. La cerimonia del sorteggio del tabellone, avvenuta ieri al Grattacielo di IntesaSanpaolo, è il segno che il sipario sta per alzarsi per davvero sugli otto migliori singolaristi e sulle migliori otto coppie di doppio che si contenderanno il torneo che chiude la stagione tennistica.
C’è da trovare gli eredi di Alexander Zverev e del tandem francese Herbert-Mahut, trionfatori nel 2021, e l’attesa è tutta per Rafael Nadal, assente lo scorso anno per infortunio, e Novak Djokovic.
L’auspicio diffuso è che la finale possa essere tra i due fenomeni. «L’edizione 2021 è stata fantastica, quest’anno sarà ancora migliore, faremo un grande risultato - assicura il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi -. Dal punto di vista sportivo sarà davvero eccezionale: tutti si attendono lo scontro tra titani tra Rafa e Nole…».
OLTRE 140 MILA. L’intento è chiaro: fare meglio di un anno fa quando Torino fu protagonista di una “prima volta” che è andata davvero oltre le aspettative, nonostante l’impatto delle restrizioni per il Covid.
Binaghi accetta la sfida: «Se l’anno scorso c’era l’emozione per il debutto e persino un po’ d’ansia per le difficoltà e le incertezze legate alla pandemia, oggi c’è la consapevolezza di essere arrivati a questo appuntamento nella maniera migliore possibile. Vogliamo rendere la vita molto difficile a chi un giorno dovrà decidere se spostare le Finals dal nostro Paese. I dati di affluenza ci sostengono: abbiamo venduto finora oltre 140 mila biglietti, un terzo dei quali all’estero, in 88 differenti Paesi. Oltre 2.500 ad esempio sono stati acquistati in Brasile e nessuno ci avrebbe scommesso. Adesso puntiamo decisamente a quota 150 mila e a far sì anche che le ricadute economiche sul territorio, valutate lo scorso anno in 103 milioni di euro, possano aumentare decisamente. Così come auspichiamo una crescita dell’audience complessiva di 110 milioni di appassionati che ci hanno seguito da 103 Paesi. Il nostro focus sarà sul pubblico generalista: vogliamo che l’esperienza degli appassionati sia migliore dell’anno scorso».
Mancheranno gli italiani ma l’assenza di Sinner e Berrettini è da considerarsi un incidente di percorso. Il numero uno della Fit guarda alle NextGen in corso a Milano e fa il parallelo: «Il primo anno avevamo avuto bisogno di una wild card per vedere un azzurro in campo; quest’anno tre italiani su otto sono ammessi di diritto e abbiamo ben dieci tra i primi 24 NextGen nella classifica mondiale. Perché non deve succedere lo stesso nel prossimo futuro a Torino?».
Binaghi sottolinea la bontà del modello organizzativo messo in campo dalla Fit che «può valere d’esempio anche per altri sport» e ribadisce l’ottica di lungo periodo: «Torino è la casa delle Finals e qui vogliamo mettere radici profonde». Anche oltre il 2025, insomma.
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ringraziato da Binaghi per l’impegno quando era alla guida del Credito Sportivo per la fidejussione decisiva per la candidatura italiana, sottolinea: «La Fit è la Federazione del quotidiano, fatta di scelte, decisioni e operosità, che interpreta perfettamente la dimensione industriale e sociale dello sport, cercando di migliorarsi costantemente guardando al futuro.
Mi auguro che altri prendano esempio da questa esperienza». Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute, chiosa: «L’edizione 2021, nell’immediato post pandemia, è stata una scommessa vinta, un messaggio incoraggiante per la ripresa di tutto sport italiano. Oggi la situazione è fortunatamente diversa, saranno Finals indimenticabili».
Gaudenzi: Saranno eccezionali, tutti attendono la sfida tra titani, Rafa-Nole