Corriere dello Sport

De Rossi sfida Cannavaro incrocio senza via di fuga

Spal-Benevento una partita perfetta per due ex campioni del Mondo L’ex romanista: «In campo sarà battaglia. Poi amici più di prima» Il napoletano: «Strega pronta»

- Di Franco Santo

Una chat come i lucchetti di Ponte Milvio, un legame che resta indissolub­ile anche quando inizia a comparire qualche velo di ruggine: «Ci siamo ancora tutti in quella chat – rivela Fabio Cannavaro, il capitano di quegli azzurri del 2006 – ma è più difficile sentirci. Abbiamo sempre qualcosa da fare, ora che anche Daniele ha una panchina». De Rossi è stato l'ultimo ad accasarsi, voluto da Joe Tacopina a Ferrara. E nel pomeriggio si ritroveran­no uno contro l'altro al “Mazza” a dirigere le loro squadre nel torneo più difficile d'Italia: la B. «E' da tanto che non lo sento – racconta Fabio – mi farà piacere rivederlo. Lui mi era parso quasi sempre distaccato, non pensavo che decidesse di allenare. Ma vedendo la Spal giocare, penso che questo lavoro gli piaccia». “DDR” si è calato subito nella parte, ma sottolinea che il “capitano” ha fatto un'esperienza importante in Cina e che è stato già capace di trasferire lì la sua mentalità vincente: «Fabio sa già come si fa a vincere e non mi fido della sua squadra che viene data in affanno. E' quello il momento in cui si riesce a dare di più e poi il Benevento ha una struttura da grande. Ma anche noi non siamo messi male».

STESSO ASSETTO. Assetto 3-52: per cominciare hanno entrambi scelto un modulo più “conservati­vo”, ma senza rinunciare al gioco. Una sola differenza, la presenza di un trequartis­ta (Maistro) nelle file degli estensi, mentre quello gialloross­o è più lineare: «Sarà una partita a specchio – dice Cannavaro – la Spal ha un centrocamp­o tecnico, una buona coppia d'attacco. Ma tutte le squadre hanno pregi e difetti e sta a noi scovarli. Serve una gara di personalit­à, anche di più perché giochiamo in trasferta».

BENTORNATO GLIK. Il difensore polacco torna in squadra alla vigilia del Mondiale: l'unico recupero per la Strega: «Ma Pastina, è squalifica­to – sottolinea Cannavaro – A casa Acampora, Viviani, Tello non ancora pronti, bisogna stringere i denti e magari essere più sfacciati per cercare la vittoria». La Polonia, proprio la Nazionale che gli aveva offerto la panchina, gli sottrae il difensore più forte: «Ma io farò il tifo per loro, li ho studiati bene, hanno grandi potenziali­tà. A Glik farà bene giocare questa partita, senza tirare il piede in

dietro». De Rossi ritrova Tripaldell­i: «Per Arena e Varnier se ne parlerà dopo la sosta. Sono contento di come abbiamo giocato a Terni, la prestazion­e non è mai casuale: se riusciamo a farne altre dello stesso tipo, sarà più facile ottenere i tre punti». Cannavaro non ignora la classifica: «Una partita fondamenta­le: bisogna essere compatti e fare punti».

SENZA AMARCORD. Senza sentimenta­lismi: «Io e Fabio conclude De Rossi - ci saluteremo come due vecchi amici, anche se io sono più amico del fratello Paolo con cui ho condiviso esperienze nell'under 21. Sarà un piacere rivederli entrambi, poi penseremo solo alle nostre squadre».

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Fabio Cannavaro (Benevento)
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Daniele De Rossi (Spal)
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