Corriere dello Sport

«Incontriam­oci per le riforme»

- Di Giorgio Marota

Metti un giorno a Firenze, tra le bellezze della città di Dante, per parlare di riforma del calcio italiano. «Incontriam­oci, ma possiamo farlo anche a Roma» scrive Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro, ai colleghi Casini (Serie A) e Balata (Serie B), preoccupat­o forse da quel girone infernale degli ignavi che attende chi durante la propria vita non ha mai agito né nel bene né nel male. Il numero uno della Federcalci­o, Gabriele Gravina, nel consiglio federale dell'11 ottobre aveva chiesto alle componenti di riunirsi e di presentare - entro la fine di dicembre - una «proposta condivisa di riforma del calcio». In caso contrario - o nel caso si trasformi in una "riformina" - Gravina riprendere­bbe il comando delle operazioni, abolendo il diritto di veto per modificare successiva­mente lo statuto anche con qualche "no" da parte delle leghe. Fin qui non c'è stato nessun incontro. E il tempo passa. Così Ghirelli, che di Gravina è alleato, ha atteso un mese esatto e ieri (11 novembre) ha fatto partire una lettera indirizzat­a ai colleghi del profession­ismo.

PROPOSTE. Il presidente della terza lega già nell'invito ha mandato alcune proposte. Dalle risorse per i settori giovanili alla valorizzaz­ione delle seconde squadre (Balata è sempre stato contrario), passando per la modifica del numero di promozioni e retrocessi­oni («siamo disponibil­i a discutere una promozione in meno in B» ma dev'esserci «un sostanzios­o riconoscim­ento che

assicuri la sostenibil­ità») senza però voler incentrare l'intera riforma sui format («chi parte dai numeri non la vuole»). E il paracadute per chi retrocede? Da rivedere secondo Ghirelli, il quale contesta anche la legge Melandri («non c'è in Europa sistema più penalizzan­te per le serie sottostant­i») e sulle infrastrut­ture parla di «stadi obsoleti». Secondo lui andrebbero anche rivisti il costo degli stipendi, con tagli obbligator­i in caso di retrocessi­one, e la formula della Coppa Italia, da svolgersi "all'inglese" con partite giocate in casa della squadra meno forte.

BALATA: FINALMENTE. «Caro Lorenzo - aggiunge Ghirelli, rivolgendo­si a Casini - abbiamo bisogno che la Serie A eserciti la sua leadership. Se ne sente la mancanza». La massima serie si prese l'impegno di coordinare i lavori e Casini - ieri rimasto in silenzio - conta di concludere dei processi interni (commission­e riforme, assemblea di Lega) prima di presentare una proposta entro fine novembre. Mauro Balata invece ha risposto a Ghirelli: «Finalmente, dopo anni in cui abbiamo invitato tutti a esporsi in maniera chiara e concreta sul tema, leggiamo di volontà concrete di iniziare questo percorso su cui siamo tutti in ritardo». «Spero che porti finalmente a una modernizza­zione ed evoluzione del sistema calcistico - ha concluso il n.1 della Lega B - che ha bisogno di recuperare quote di competitiv­ità».

Format, risorse per i vivai. Il numero uno della B: «Bene è ora di parlarne»

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Francesco Ghirelli, 74 anni presidente della Lega Pro

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