«Incontriamoci per le riforme»
Metti un giorno a Firenze, tra le bellezze della città di Dante, per parlare di riforma del calcio italiano. «Incontriamoci, ma possiamo farlo anche a Roma» scrive Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro, ai colleghi Casini (Serie A) e Balata (Serie B), preoccupato forse da quel girone infernale degli ignavi che attende chi durante la propria vita non ha mai agito né nel bene né nel male. Il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina, nel consiglio federale dell'11 ottobre aveva chiesto alle componenti di riunirsi e di presentare - entro la fine di dicembre - una «proposta condivisa di riforma del calcio». In caso contrario - o nel caso si trasformi in una "riformina" - Gravina riprenderebbe il comando delle operazioni, abolendo il diritto di veto per modificare successivamente lo statuto anche con qualche "no" da parte delle leghe. Fin qui non c'è stato nessun incontro. E il tempo passa. Così Ghirelli, che di Gravina è alleato, ha atteso un mese esatto e ieri (11 novembre) ha fatto partire una lettera indirizzata ai colleghi del professionismo.
PROPOSTE. Il presidente della terza lega già nell'invito ha mandato alcune proposte. Dalle risorse per i settori giovanili alla valorizzazione delle seconde squadre (Balata è sempre stato contrario), passando per la modifica del numero di promozioni e retrocessioni («siamo disponibili a discutere una promozione in meno in B» ma dev'esserci «un sostanzioso riconoscimento che
assicuri la sostenibilità») senza però voler incentrare l'intera riforma sui format («chi parte dai numeri non la vuole»). E il paracadute per chi retrocede? Da rivedere secondo Ghirelli, il quale contesta anche la legge Melandri («non c'è in Europa sistema più penalizzante per le serie sottostanti») e sulle infrastrutture parla di «stadi obsoleti». Secondo lui andrebbero anche rivisti il costo degli stipendi, con tagli obbligatori in caso di retrocessione, e la formula della Coppa Italia, da svolgersi "all'inglese" con partite giocate in casa della squadra meno forte.
BALATA: FINALMENTE. «Caro Lorenzo - aggiunge Ghirelli, rivolgendosi a Casini - abbiamo bisogno che la Serie A eserciti la sua leadership. Se ne sente la mancanza». La massima serie si prese l'impegno di coordinare i lavori e Casini - ieri rimasto in silenzio - conta di concludere dei processi interni (commissione riforme, assemblea di Lega) prima di presentare una proposta entro fine novembre. Mauro Balata invece ha risposto a Ghirelli: «Finalmente, dopo anni in cui abbiamo invitato tutti a esporsi in maniera chiara e concreta sul tema, leggiamo di volontà concrete di iniziare questo percorso su cui siamo tutti in ritardo». «Spero che porti finalmente a una modernizzazione ed evoluzione del sistema calcistico - ha concluso il n.1 della Lega B - che ha bisogno di recuperare quote di competitività».
Format, risorse per i vivai. Il numero uno della B: «Bene è ora di parlarne»