Corriere dello Sport

Crotone aggira così la trappola

Non sottovalut­are l’Andria e dimenticar­e il derby Lerda lavora a tutto campo. I suoi domani non dovranno dare peso all’ultimo posto dei pugliesi

- Di Massimilia­no Franco CROTONE

Quale occasione migliore per risollevar­si. Testa-coda allo Scida, domani alle 17.30, con il Crotone che ospiterà la Fidelis Andria. Niente di meglio che una partita agevole, sulla carta, che il Crotone dovrebbe vincere senza troppi patemi e magari ritrovando la via della rete smarrita a Catanzaro. Un testa-coda però ricco di insidie perché il campionato ha dimostrato che il divario può essere ampio in classifica, venti punti separano le due squadre, ma sul campo i valori sono più livellati e il Crotone potrebbe non avere vita facile come si può ipotizzare guardando esclusivam­ente la graduatori­a.

LE TRAPPOLE. Da riscatto a buccia di banana rischia di essere un attimo. Da gara da vincere per rilanciars­i, per restare in attaccati in classifica alle prime due della graduatori­a Catanzaro e Pescara, che presto dovranno incontrars­i per poi approfitta­re appunto della sfida diretta, a rischio figuraccia in novanta minuti. Una gara solo apparentem­ente semplice che potrebbe trasformar­si da opportunit­à a scivolone se la squadra dovesse scendere in campo con la convinzion­e di avere i tre punti in tasca solo perché gioca in casa e contro l’ultima in classifica.

Dimenticar­e Catanzaro e in fretta, non sarà facile, visti gli strascichi che il derby si sta portando dietro, ma va fatto e al più presto. Da domani per il Crotone inizia un nuovo campionato, c’è da pensare solo ad incamerare più punti possibili per dare inizio ad una lenta, ma costante rimonta, prima sul Pescara e poi si vedrà. E bisogna iniziare da domani, mettendo da parte le pressioni di chi deve vincere per forza anche perché, come è stato palese, certe tensioni non fanno per niente bene, a nessuno.

SI RIPARTE DALLA DIFESA.

Da dove ripartire? Paradossal­mente dal reparto che a Catanzaro è stato quello maggiormen­te assediato, ossia la difesa. I due gol subiti sono pesanti, anche in altre due occasioni il Crotone aveva subito tanto fuoricasa, contro il Messina e la Turris, ma ne aveva segnati quattro quindi le due reti al passivo erano state controbila­nciate. Ecco quindi che la difesa del Crotone è chiamata a fare la difesa del

Crotone, cioè deve essere granitica come lo è sempre stata allo Scida e non deve permettere agli avversari di segnare e mantenere ancora inviolata la porta in casa. E poi l’attacco del Crotone dovrà fare l’attacco del Crotone ossia trovare almeno una marcatura come ha sempre fatto fino ad ora fra le

mura amiche.

Insomma è necessario mettere tutto alle spalle e ritornare all’antico quando non si pensava al derby e al sorpasso in classifica, ma si voleva solo vincere e basta, al massimo conoscere i risultati delle avversarie.

Il campionato si deciderà nelle sfide dirette e il Crotone ci deve arrivare con un percorso netto lasciando, e sperando, che siano le altre a sottovalut­are le avversarie ed eventualme­nte scivolare sulle tante bucce di banana disseminat­e in questo lungo e difficile percorso.

Allo Scida finora ottime prestazion­i Difesa e attacco devono rilanciars­i

 ?? LPS ?? Franco Lerda, 55 anni, allenatore del Crotone
LPS Franco Lerda, 55 anni, allenatore del Crotone

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