L’Italnuoto regala sempre certezze
Chiusi i trials di Riccione, almeno in 16 al Mondiale Malgrado le assenze e qualche big in ritardo, il movimento resta in salute e si rinnova
Venti d’Australia. Non sarà una spedizione oceanica quella azzurra ai Mondiali in vasca corta in programma a Melbourne tra unmese: sedici sono gli atleti sicuramente qualificati (gli ultimi due ieri nella seconda e ultima giornata degli Assoluti sono Silvia Scalia e il campione in carica dei 100 farfalla Matteo Rivolta) ma qualche aggiustamento ci sarà per assicurare competitività alle staffette (veloci maschili e miste) e aggiungere qualche atleta che può ben figurare nelle gare individuali.
E’ il caso di Ilaria Cusinato che, da terza classificata, era stata sotto al minimo per la qualificazione giovedì nei 200 misti e ieri si è confermata nei 200 farfalla, pur senza far segnare il tempo limite e forse di Silvia Di Pietro, eclettica e utile anche in chiave staffetta mista femminile, mentre tra gli uomini lo specialista delle staffette Manuel Frigo e l’argento europeo in vasca lunga dei 50 Leonardo Deplano (ieri vittorioso ma senza il tempo limite nella gara più veloce) sono gli indiziati per il “ripescaggio”.
BILANCIO. «Sono soddisfatto perché, dopo una stagione così intensa come quella che si è chiusa a Roma, non era facile per tanti ragazzi trovare le motivazioni per arrivare pronti ad inizio novembre, un periodo anomalo per i Campionati Italiani - ha dichiarato a fine evento il dt azzurro Cesare Butini - abbiamo avuto ottime risposte dagli atleti più esperti e c’è stata la possibilità anche di vedere all’opera qualche giova
ne interessante. Sono contento perché il livello in particolare del settore velocità, che ci ha regalato tante soddisfazioni in vasca corta, si mantiene elevato, con nuove risorse. Il pericolo di sedersi, quando si arriva così in alto, c’è ma non mi sembra il caso oggi del nostro movimento».
Butini conferma la volontà di allargare leggermente le maglie del setaccio per poter completare la squadra e ha un ringraziamento da fare. «Ho la possibilità di fare qualche scelta discrezionale per permettere a questo gruppo di restare ad alto livello intenrazionale anche a Melbourne. Qualche innesto ci sarà, non molti. Voglio ringraziare i tecnici perché se il nuoto italiano oggi è competitivo anche in vasca corta, che non è mai stato nostro terreno di conquista in passato, lo dobbiamo al loro lavoro. Hanno accettato la sfida e credo che si possa dire che l’abbiamo vinta».
Butini soddisfatto «Ottime risposte sia dagli “esperti” che dai giovani»
CONFERME. E’ stata, quella di ieri, la giornata delle conferme con Benedetta Pilato, Simona Quadarella, Lorenzo Mora, Alberto Razzetti, Simone Cerasuolo, tanto per fare qualche nome, che si sono confermati sui livelli che avevano caratterizzato le giornate precedenti con la conquista del titolo, accompagnata anche da buone prestazioni. E’ stata soprattutto la giornata di Matteo Rivolta e Silvia Scalia che a Melbourne ci saranno.
Rivolta andrà a difendere il titolo conquistato un anno da nei 100 farfalla ad Abu Dhabi, grazie al 49”49 con cui ha vinto il titolo nei 100 farfalla. «Ero andato vicino ai tempi limite ma volevo entrare in squadra con merito e ci sono riuscito - commenta il delfinista - sarà la mia prima volta in Australia e ci tengo a fare bene, andrò a giocarmela contro avversari che stanno andando fortissimo, finora più forte di me. Non temo il confronto, sono felice ancora una volta di mettermi in gioco».
Per Silvia Scalia, che ha conquistato il pass nei 100 dorso (con 56”78), distanza con cui non ha sempre avuto un feeling ottimale, si tratta del terzo appuntamento iridato (nel primo fu argento nella 4x50 mista sei anni fa a Windsor). «Volevo assolutamente esserci in Australia e, dopo che i 50 non sono andati come mi aspettavo, mi sono rimboccata le maniche e sono riuscita a disputare una bella gara e adesso l’obiettivo è entrare in finale nell’individuale».