Carattere e gioco l’Inter sa far male
Dea, terza sconfitta di fila. Incerta la difesa dei milanesi Dzeko rovescia la partita dopo il penalty di Lookman Palomino di testa la chiude e la riapre: autogol e gol
Seconda rimonta consecutiva, ma soprattutto prima vittoria in uno scontro diretto. L’Inter supera l’Atalanta e chiude al meglio il suo 2022, tenendosi pure aperto un margine di speranza per lo scudetto. Certo gli 11 punti di distacco restano tanti e forse pure troppi. Ma i partenopei, finora, hanno tenuto un ritmo insostenibile e magari potrebbero frenare.
La banda Inzaghi, però, dovrà sfruttare al massimo i due incroci che ancora le restano contro la squadra campana. Il primo dei quali è in calendario proprio alla ripresa dopo la pausa Mondiale. La classifica resta deficitaria rispetto all’anno scorso (-4), tuttavia i 30 punti accumulati dopo 30 giornate valgono una media di 2 punti a partita, con ogni probabilità sufficiente per la Champions. Per alzare l’asticella, dunque, occorrerà accelerare.
CARATTERE E GIOCO. L’Inter, in realtà, lo ha già fatto, perché 6 vittorie in 7 giornate dimostrano in modo eloquente come sia cambiato l’atteggiamento. In mezzo, però, c’è stata la sconfitta con la Juventus. La doppia risposta con Bologna e Atalanta, insomma, era obbligata per dare un senso alla svolta compiuta dalla sconfitta con la Roma in poi. Da un lato c’è il carattere, visto che adesso Lautaro e compagni non si fanno più abbattere da un gol incassato. Dall’altro c’è il gioco, ora decisamente più simile a quello dell’anno scorso, perché 20 gol in 7 giornate (ovvero quasi 3 a partita) non si fanno per caso.
Il difetto continua ad essere la difesa, in particolare in trasferta. Anche a Bergamo due gol incassati, che hanno portato il totale a 18 in 8 viaggi. Sarà questo il principale compito delle vacanze per Inzaghi.
INTER BLOCCATA. Era difficile prevedere che sarebbe finita così dopo la prima mezz’ora con l’Atalanta. Pur perdendo all’ultimo momento Toloi, infatti, Gasperini era corso al meglio ai ripari, inserendo Palomino, al rientro dopo quattro mesi senza partite. La mossa più significativa, però, era Scalvini appiccicato a uomo a Barella, che seguiva dappertutto. In questo modo, il modulo bergamasco era più un 4-23-1 che un 3-4-2-1. Anche perché Koopmeiners e Lookman stavano molto larghi, impedendo a Bastoni e Skriniar di accompagnare la manovra. L’Inter si trovava di fatto bloccata, contro un avversario aggressivo. I padroni di casa non creavano molto, ma Onana doveva comunque mettere una pezza sulla stoccata di Koopmeiners e sull’incornata di Palomino. Allora, ci pensava De Vrij a regalare
un calcio di rigore, affondando ingenuamente il tackle su Zapata in area. Lookman, con freddezza, trasformava il penalty.
MOSSA SBAGLIATA. Con calma, però, l’Inter cominciava a risalire la corrente, riprendendo in mano la situazione, grazie alla zampata dell’eterno Dzeko, sul ponte aereo di Lautaro. La gara cambiava completamente nella ripresa, anche perché il cambio Scalvini-Malinovskyi si rivelava controproducente. Koopemeiners, tornato in mediana, era meno efficace. Ma soprattutto l’ucraino era deleterio là davanti, intestardendosi in dribbling
ALLENATORE: Gasperini SOSTITUZIONI: 1’ st Malinovskyi per Scalvini; 24’ st Okoli per Demiral e Hojlund per Zapata; 38’ st Boga per Pasalic
Rossi, Sportiello, Djimsiti, Zortea, Ruggeri, Soppy
e conclusioni fuori misura. La squadra nerazzurra, invece, cominciava a fare male. Perfetto, infatti, lo sviluppo dell’azione tra Mkhitaryan e Dimarco, sulla sinistra. Poi il pallone entrava in rete dopo la carambola Dzeko-Maehle. Il terzo gol, invece, se lo faceva direttamente Palomino, incornando dentro la sua porta il corner “spizzato” da Lautaro. Sempre su angolo, nel fina- le, lo stesso argentino, riaccendeva le speranze. Onana e soci, però, resistevano, condannando l’Atalanta alla terza sconfitta consecutiva in una sola settimana, terzo ko in serie anche in casa.
ALLENATORE: S. Inzaghi SOSTITUZIONI: 27’ st Acerbi per Bastoni e Bellanova per Dumfries; 35’ st Brozovic per Mkhitaryan e Gosens per Dimarco; 39’ st Correa per L. Martinez. A DISPOSIZIONE: Handanovic, Cordaz, Gagliardini, Asllani, V.Carboni, Zanotti. AMMONITI: 29’ st De Vrij, 40’ st Skriniar per gioco falloso; 42’ st Onana per condotta non regolamentare
MARCATORI: 25’ pt Lookman (A, rig.), 36’ pt e 11’ st Dzeko (I), 16’ st Palomino (A, aut.), 32’ st Palomino (A). ASSIST: L. Martinez (I) ARBITRO: Chiffi di Padova. Guardalinee: Baccini e Colarossi. Quarto uomo: Manganiello. Var: Di Paolo Avar: Muto
NOTE: spettatori 19.353, incasso 566.257,86 euro; angoli 5-4 per l’Atalanta; recupero pt 1’, st 6’