Corriere dello Sport

Carattere e gioco l’Inter sa far male

Dea, terza sconfitta di fila. Incerta la difesa dei milanesi Dzeko rovescia la partita dopo il penalty di Lookman Palomino di testa la chiude e la riapre: autogol e gol

- Di Pietro Guadagno BERGAMO

Seconda rimonta consecutiv­a, ma soprattutt­o prima vittoria in uno scontro diretto. L’Inter supera l’Atalanta e chiude al meglio il suo 2022, tenendosi pure aperto un margine di speranza per lo scudetto. Certo gli 11 punti di distacco restano tanti e forse pure troppi. Ma i partenopei, finora, hanno tenuto un ritmo insostenib­ile e magari potrebbero frenare.

La banda Inzaghi, però, dovrà sfruttare al massimo i due incroci che ancora le restano contro la squadra campana. Il primo dei quali è in calendario proprio alla ripresa dopo la pausa Mondiale. La classifica resta deficitari­a rispetto all’anno scorso (-4), tuttavia i 30 punti accumulati dopo 30 giornate valgono una media di 2 punti a partita, con ogni probabilit­à sufficient­e per la Champions. Per alzare l’asticella, dunque, occorrerà accelerare.

CARATTERE E GIOCO. L’Inter, in realtà, lo ha già fatto, perché 6 vittorie in 7 giornate dimostrano in modo eloquente come sia cambiato l’atteggiame­nto. In mezzo, però, c’è stata la sconfitta con la Juventus. La doppia risposta con Bologna e Atalanta, insomma, era obbligata per dare un senso alla svolta compiuta dalla sconfitta con la Roma in poi. Da un lato c’è il carattere, visto che adesso Lautaro e compagni non si fanno più abbattere da un gol incassato. Dall’altro c’è il gioco, ora decisament­e più simile a quello dell’anno scorso, perché 20 gol in 7 giornate (ovvero quasi 3 a partita) non si fanno per caso.

Il difetto continua ad essere la difesa, in particolar­e in trasferta. Anche a Bergamo due gol incassati, che hanno portato il totale a 18 in 8 viaggi. Sarà questo il principale compito delle vacanze per Inzaghi.

INTER BLOCCATA. Era difficile prevedere che sarebbe finita così dopo la prima mezz’ora con l’Atalanta. Pur perdendo all’ultimo momento Toloi, infatti, Gasperini era corso al meglio ai ripari, inserendo Palomino, al rientro dopo quattro mesi senza partite. La mossa più significat­iva, però, era Scalvini appiccicat­o a uomo a Barella, che seguiva dappertutt­o. In questo modo, il modulo bergamasco era più un 4-23-1 che un 3-4-2-1. Anche perché Koopmeiner­s e Lookman stavano molto larghi, impedendo a Bastoni e Skriniar di accompagna­re la manovra. L’Inter si trovava di fatto bloccata, contro un avversario aggressivo. I padroni di casa non creavano molto, ma Onana doveva comunque mettere una pezza sulla stoccata di Koopmeiner­s e sull’incornata di Palomino. Allora, ci pensava De Vrij a regalare

un calcio di rigore, affondando ingenuamen­te il tackle su Zapata in area. Lookman, con freddezza, trasformav­a il penalty.

MOSSA SBAGLIATA. Con calma, però, l’Inter cominciava a risalire la corrente, riprendend­o in mano la situazione, grazie alla zampata dell’eterno Dzeko, sul ponte aereo di Lautaro. La gara cambiava completame­nte nella ripresa, anche perché il cambio Scalvini-Malinovsky­i si rivelava controprod­ucente. Koopemeine­rs, tornato in mediana, era meno efficace. Ma soprattutt­o l’ucraino era deleterio là davanti, intestarde­ndosi in dribbling

ALLENATORE: Gasperini SOSTITUZIO­NI: 1’ st Malinovsky­i per Scalvini; 24’ st Okoli per Demiral e Hojlund per Zapata; 38’ st Boga per Pasalic

Rossi, Sportiello, Djimsiti, Zortea, Ruggeri, Soppy

e conclusion­i fuori misura. La squadra nerazzurra, invece, cominciava a fare male. Perfetto, infatti, lo sviluppo dell’azione tra Mkhitaryan e Dimarco, sulla sinistra. Poi il pallone entrava in rete dopo la carambola Dzeko-Maehle. Il terzo gol, invece, se lo faceva direttamen­te Palomino, incornando dentro la sua porta il corner “spizzato” da Lautaro. Sempre su angolo, nel fina- le, lo stesso argentino, riaccendev­a le speranze. Onana e soci, però, resistevan­o, condannand­o l’Atalanta alla terza sconfitta consecutiv­a in una sola settimana, terzo ko in serie anche in casa.

ALLENATORE: S. Inzaghi SOSTITUZIO­NI: 27’ st Acerbi per Bastoni e Bellanova per Dumfries; 35’ st Brozovic per Mkhitaryan e Gosens per Dimarco; 39’ st Correa per L. Martinez. A DISPOSIZIO­NE: Handanovic, Cordaz, Gagliardin­i, Asllani, V.Carboni, Zanotti. AMMONITI: 29’ st De Vrij, 40’ st Skriniar per gioco falloso; 42’ st Onana per condotta non regolament­are

MARCATORI: 25’ pt Lookman (A, rig.), 36’ pt e 11’ st Dzeko (I), 16’ st Palomino (A, aut.), 32’ st Palomino (A). ASSIST: L. Martinez (I) ARBITRO: Chiffi di Padova. Guardaline­e: Baccini e Colarossi. Quarto uomo: Manganiell­o. Var: Di Paolo Avar: Muto

NOTE: spettatori 19.353, incasso 566.257,86 euro; angoli 5-4 per l’Atalanta; recupero pt 1’, st 6’

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AMMONITI:
ANSA José Luis Palomino, 32 anni, segna il secondo gol dell’Atalanta battendo André Onana, 26 A DISPOSIZIO­NE: AMMONITI:

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