Corriere dello Sport

La partita della Pace: un gol contro le guerre

All’Olimpico di Roma la manifestaz­ione ispirata da Papa Francesco Il Pontefice ha voluto incontrare in Vaticano i campioni: «Il calcio può diffondere gesti di concordia»

- Di Giorgio Marota ROMA

C'è chi alza muri e chi costruisce ponti. Chi è sceso in campo ieri all'Olimpico - in un caleidosco­pio di nazionalit­à, etnie, religioni e classe calcistica - ha fatto una precisa scelta di campo. Giocando nella metà offensiva, s'intende. Non a caso nella "Partita della Pace" le squadre azzurre e bianche si sono affrontate a viso aperto, regalando al pubblico dell'Olimpico una parata di stelle - da Ronaldinho a Caniggia, passando per Di Natale, Klose e Stoikckov, solo per citarne alcuni - e un pirotecnic­o 4-3 che, a proposito di guerra, porta la firma dell'ucraino Andriy Voronin, in grado di realizzare la doppietta decisiva nel secondo tempo. È stato Papa Francesco a volere questo evento, per dire "basta" ai 59 conflitti in corso in tutto il pianeta. A poche ore dal fischio d'inizio, il Pontefice ha voluto incontrare in Vaticano i vari campioni (tra cui anche Immobile), benedicend­oli e chiedendo loro «di comunicare la pace attraverso il gioco e l'esempio. Sono piccoli gesti, ma sono dei semi di pace, capaci di cambiare un mondo che cerca sempre guerra e distruzion­i».

SPETTACOLO. Per l'occasione Buffon è stato nominato Ct della formazione bianca. Avrebbe giocato Gigi, se non si fosse infortunat­o. Lo stesso vale per i laziali Immobile e Zaccagni, entrambi presenti a bordo campo. Il portiere campione del mondo - all'evento hanno partecipat­o altri eroi del 2006: da Zambrotta a Perrotta, passando per Zaccardo,

Amelia e Iaquinta - ha ricordato Diego Armando Maradona «che sicurament­e da lassù starà dando una mano al suo Napoli». Un po' tutti, ieri, hanno sentito la "presenza" del Pibe de Oro: i familiari, gli ex compagni Ferrara e Caniggia, e soprattutt­o i fan presenti sugli spalti, che oltre a riascoltar­e "Life is life" degli Opus (la canzone divenuta immortale grazie al riscaldame­nto di Diego nella semifinale di Coppa Uefa del 1989) hanno ammirato l'ologramma di Maradona mentre palleggiav­a, dribblava e segnava. «Diciamo no alla guerra e facciamolo tutti insieme, a prescinder­e dalle differenze», ha dichiarato l'interista Mkhitaryan. Il ricavato della manifestaz­ione sarà devoluto ai programmi della Fondazione Scholas. Prima dell'amichevole tanti bambini hanno giocato sul prato verde dell'Olimpico, tirando in porta e segnando valanghe di gol a un portiere con le mani bucate: uno striscione con la scritta "guerra". Non ha parato nemmeno un tiro. La pace vince sempre.

Così in campo all’Olimpico:

AZZURRI (P.T.): Frey, Zaccardo, Bruno Alves, Ferrara, Perotti, Inler, Di Biagio, Caniggia, Di Natale, Iaquinta, Klose. Ct.: Zambrotta

BIANCHI (P.T.): Weidenfell­er, Zabaleta, Candela, Burdisso, Rakitic, Ronaldinho, Hugo Almeida, Mkhitaryan, Stoikckov, Arveladze. Ct.: Buffon AZZURRI (S.T): Amelia, Colonnese, Benarrivo, Andrade, Cufre, Perotti, Iaquinta, Voronin, Perrotta, Pereyra. Ct. Zambrotta

BIANCHI (S.T.): Bastos, Legrottagl­ie, Ze Maria, Maradona jr, Zuculini, Dominguez, Rodriguez, Galante, Cerci, Osvaldo, Vallejo. Ct.: Buffon

 ?? BARTOLETTI ?? Ronaldinho e Ferrara all’Olimpico mettono in vaso una pianta di olivo in segno di pace
BARTOLETTI Ronaldinho e Ferrara all’Olimpico mettono in vaso una pianta di olivo in segno di pace

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