Corriere dello Sport

«I miei ragazzi sono come eroi»

L’incontenib­ile felicità del c.t. azzurro

- Di Andrea Barocci (HA COLLABORAT­O BENIAMINO PESCATORE/LPS)

«Al telefono c’è il presidente più bravo del mondo?», gli chiediamo scherzando.

«Bravo ma anche fortunato», risponde Gianni Petrucci. Il numero uno della Federazion­e non era in Georgia, ma in una stanza di una clinica privata romana dove Gaetano Laguardia, vicepresid­ente della Fip, è ricoverato da tempo. A fine giugno, dopo l’amichevole della Nazionale a Trieste con la Slovenia, Laguardia era caduto in albergo sbattendo il capo. Entrato in coma, è stato in seguito ricoverato a Roma grazie all’interessam­ento di Petrucci. «Questa vittoria la dedico proprio a Gaetano, che ora si sta riprendend­o. Abbiamo assistito alla partita assieme in Tv. Non è ancora tanto vigile, ma qualcosa ha visto, con io che gli dicevo “Gaetano, ce l’abbiamo fatta, siamo ai Mondiali!”».

Per il presidente federale questa è «una grande soddisfazi­one. Abbiamo una Nazionale con un grande cuore e un allenatore capace di dare la carica a tutti. Ai Mondiali faremo anche vedere gioco e tranquilli­tà»

Pozzecco: «Sono degli atleti straordina­ri andati oltre i propri limiti. E poi non mollano mai»

IL POZ. Alla sirena finale è un'overdose di adrenalina. L'abbraccio azzurro si trasforma in una festa improvvisa­ta. Pozzecco stringe a sé gli azzurri, li trascina in campo. Tutti giù per terra, l'esultanza sul parquet è contagiosa, strappa mezzo sorriso anche ai tifosi georgiani. L'Italia gode senza freni. Incontenib­ile il ct: «Amo i miei giocatori! Giocano e creano emozioni. Hanno mostrato carattere, sono come degli eroi, visto che hanno raggiunto il Mondiale. Alleno un gruppo straordina­rio, atleti che vanno sempre oltre i loro limiti: avevano già fatto con la Spagna e anche agli Europei. Contro la Georgia, alla quale voglio fare i compliment­i, è stata durissima. Venivamo da una gara impegnativ­a, con un viaggio da smaltire. Ma i miei non mollano mai, sono capaci di giocarsela fino all'ultimo secondo. Viviamo una magia dentro lo spogliatoi­o. La vittoria è meritata, la qualificaz­ione al Mondiale è meritata».

Prima una dedica: «Dedico la qualificaz­ione al presidente Petrucci con il quale ho condiviso molto in queste settimane». Poi i compliment­i allo staff: «La partita è stata preparata con grandissim­a attenzione, per questo ringrazio tutti quanti sono al mio fianco. La difesa, in particolar­e, ha mostrato soluzioni efficaci contro Shengeila, uno dei migliori giocatori d'Europa».

Sulle scelte nel finale. «Sono anche fortunato. Alla fine avevamo deciso di giocare con due ali forti come Ricci e Severini per cambiare sempre le marcature. E anche la Georgia cambiava su tutto. Poi abbiamo realizzato un paio di triple e il lavoro dell'allenatore cambia anche per questo, grazie a due tiri che entrano. Adesso? Intanto ce la godiamo, ma non mancherò mai di rispetto al basket: giocheremo seriamente dando il massimo nelle due gare che restano.»

Il presidente Petrucci: «Dedico il successo al mio amico Laguardia»

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CIAMILLO La gioia del ct Pozzecco, 50 anni

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