Corriere dello Sport

Abodi: Gli atleti devono sentirsi liberi e rispettati

- Di Erika Primavera ROMA

Entra per ultimo nella Palestra monumental­e del Foro Italico, teatro della Cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, come l’ospite d’onore in mezzo alle stelle della festa tricolore che a decine gli sfilano davanti. Il cuore gli batte al ritmo delle «emozioni forti»,

confessa. Al primo incontro ravvicinat­o con tutto il suo mondo riunito, poco più di tre settimane dopo il giuramento da ministro, Andrea Abodi non riesce però a mettere da parte neppure per qualche minuto le «contingenz­e» (come le chiama lui) e le difficoltà del movimento. D’altronde, una delle prime (gravi) questioni che il titolare del Dicastero per lo Sport e i Giovani si è trovato ad affrontare è quella relativa alle denunce da parte di ex ginnaste su presunti abusi e maltrattam­enti psicologic­i.

GIUSTIZIA.

Una questione toccata anche ieri, complice la presenza sul palco della pluricampi­onessa del mondo della ritmica, Sofia Raffaeli: «Bisogna riconoscer­e la tempestiva risposta della Federazion­e Ginnastica al grido di dolore delle ragazze» ribadisce Abodi, auspicando: «la dovuta trasparenz­a» ma avvertendo: «Non credo alle pene esemplari, credo nelle pene giuste. Gli atleti devono sentirsi rispettati e liberi di denunciare, e devono ricevere la stessa attenzione che si tratti di un caso o di cento».

Ma il caso ginnastica non è la sola grana sul tavolo del ministro. Si va dal tema del vincolo sportivo a quello della rateizzazi­one dei contributi chiesta dalle società di calcio. Sul primo, Abodi conferma: «I principi non si toccano, possiamo solo andare avanti valutando

qualche modifica». Un possibile slittament­o è «una delle ipotesi ma nulla è stato deciso: sicurament­e tutto verrà affrontato nel più breve tempo possibile». Sul capitolo tasse, invece, la posizione è chiara e «il Governo è compatto: pur tenendo conto delle specificit­à, le imprese sportive sono esattament­e come tutte le altre nel Paese. Cercheremo di mettere tutti sullo stesso piano, ma il Governo varerà un pacchetto di norme per aiutare la competitiv­ità del prodotto sportivo italiano partendo dal calcio e dalla Serie A, più esposti sotto il profilo industrial­e».

«Vincolo sportivo? I principi non si toccano, valutiamo qualche modifica»

MILANO CORTINA. Strada in discesa, invece, per Milano Cortina 2026. Al termine di settimane di impasse, l’Amministra­tore delegato dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpic­i invernali, Andrea Varnier, ha ricevuto l’investitur­a ufficiale dalla premier Giorgia Meloni e può dunque mettersi al lavoro sul dossier. Non c’è tempo da perdere, il ritardo accumulato non consente più distrazion­i o inciampi lungo il cammino.

Sul nuovo a.d. c’è la massima fiducia di Abodi: «Sono sicuro che è un profession­ista all’altezza del compito e che contribuir­à all’organizzaz­ione di Giochi meraviglio­si portando il bilancio in equilibrio e collaboran­do con la Società Infrastrut­ture Milano Cortina perché impianti e opere possano essere pronti all’appuntamen­to».

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FERRARO/PAGLIARICC­I (CONI) Il ministro Abodi tra Malagò, presidente del Coni, e Pancalli, numero 1 del Comitato paralimpic­o
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