Corriere dello Sport

Fontana: Milano-Cortina? Sì, ma dobbiamo capire

- Di Christian Marchetti ROMA

Èdurata poco la tregua tra Arianna Fontana e la Federazion­e italiana Sport del Ghiaccio di cui riferivamo lo scorso aprile, al ritorno della trentaduen­ne valtelline­se regina dello short track dai Giochi invernali di Pechino. «Le Olimpiadi di Milano Cortina sono lì e io voglio esserci - ha detto l'azzurra più medagliata di sempre a cinque cerchi con i suoi undici podi, prima di entrare alla palestra monumental­e del Coni e ritirare il Collare d'Oro - Nel mentre dobbiamo capire. I pezzi del puzzle si stanno mettendo al loro posto e ho sempre il supporto del Coni nella creazione di questo ponte tra me e la Fisg. Vediamo se dall'altra parte ci sarà la stessa volontà».

CONTRASTI. A quanto pare permarrebb­ero le divergenze sulla guida tecnica. «Ho pochi contatti con la Federazion­e. Sono diversi mesi che non parliamo. L'ultima volta ci siamo visti per caso a Bergamo e, da quella volta, basta. Abbiamo provato a scambiarci qualche mail ma con scarsi risultati. Per fortuna Giovanni ci sta dando una mano».

Giovanni, ossia Malagò. Che fece da mediatore proprio in aprile, all'Acquacetos­a, qualche ora dopo l'incontro al Quirinale tra il Presidente della Repubblica e i medagliati di Pechino. «Tutto ok!», assicuraro­no quasi in coro tanto la Fontana, che il presidente della Fisg Andrea Gios, che Malagò, spegnendo così le polemiche scoppiate già in Cina, nonostante l'oro sui 500 e l'argento su 1500 e staffetta mista. Come no... «Io non ho problemi né con la Fisg né con Gios. Ho sempre detto la verità e, se ho sbagliato in qualcosa, è stato perché sono diretta. La Federazion­e serve agli atleti, ma il problema che hanno con me le persone che lavorano al suo interno non lo conosco. So soltanto che tutte le decisioni prese nella mia vita hanno portato ai risultati che avete visto».

LOBELLO. Meno criptico del solito lo stesso Lobello, che dopo un paio di battute concesse chiosa: «Non è bello dire queste cose». E cioè: «Non abbiamo mai smesso di parlare con la Fisg». Va da sé che l'interruzio­ne sia venuta dall'altra parte?

«La mia non è una figura inserita nella struttura - ricorda il trentotten­ne ex pattinator­e statuniten­se - Non è il mio lavoro e la loro non è la mia cultura sportiva. Attenzione: non è questione di italiani o americani, di fatto sono anch'io italiano. È appunto una questione di cultura, importante se vuoi creare una mentalità vincente. E per battere i migliori devi essere tra i migliori al mondo, non stare fermo».

La stessa Fontana ribadisce che «mi sto allenando intensamen­te e ho effettuato dei test perché Anthony deve essere scrupoloso. Ma non ho al momento la pressione delle gare e mi trovo nello stesso stato di forma del novembre di un anno fa». Tuttavia e senza certo accomodars­i su una delle due barricate, la regina dello short track punta la sesta Olimpiade della sua carriera senza - di fatto - avere ancora trovato uno spazio ben delimitato.

«La Federazion­e? Non ci parliamo: qualcuno ha dei problemi con me»

 ?? FERRARO/PAGLIARICC­I (CONI) ?? Arianna Fontana, 32 anni e undici medaglie olimpiche, assieme al marito-allenatore Anthony Lobello con il Collare d’Oro riceveuto ieri
FERRARO/PAGLIARICC­I (CONI) Arianna Fontana, 32 anni e undici medaglie olimpiche, assieme al marito-allenatore Anthony Lobello con il Collare d’Oro riceveuto ieri

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