Bagnaia: Da Mattarella, emozione
Ieri i Collari d’Oro del CONI, domani il ricevimento al Quirinale, a quasi un anno dalla prima visita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’attività in pista è finita da pochi giorni ma inevitabilmente Pecco Bagnaia non ha ancora avuto modo di fermarsi per «riflettere su quanto ho fatto, vincendo il titolo della MotoGP». Il torinese ieri ha ricevuto la massima onorificenza dello sport italiano nella palestra monumentale del Coni assieme a un altro campione del mondo delle due ruote, Andrea Verona, fenomeno dell’Enduro. «Bagnaia e Verona rappresentano idealmente tutto il motociclismo sportivo. Sono molto felice che due giovani della loro caratura e mai sopra le righe abbiano potuto ritirare il Collare d’Oro” ha detto il presidente della FederMoto Giovanni Copioli.
Bagnaia ha voluto condividere i meriti con la Ducati, che grazie a lui e ad Alvaro Bautista (campione della Superbike) ha firmato la prima doppietta di titoli tra prototipi e derivate dalla serie nello stesso anno. «Si parla sempre del motociclismo come di uno sport individuale, ma dietro le quinte c’è il lavoro di tantissime persone. Io sono soltanto colui che porta al traguardo il tutto. La Ducati è stata fondamentale: trionfare con una scuderia che non vinceva dal 2007 è una grande soddisfazione. Ricordo quando nessuno voleva correre sulla Ducati, ma con il lavoro, la moto è divenuta adatta a tutti».
L’allievo di Valentino Rossi ha voluto ringraziare anche la VR46 Academy, la scuola di Tavullia che ha dato nuovo impulso al motociclismo italiano: «Valentino era con noi a Valencia ed era estremamente felice, è stato anche il primo titolo per la Academy in MotoGP» ha proseguito Pecco, il quale non deve più confrontarsi soltanto con grandi avversari in pista, ma anche con gli effetti della crescente notorietà. «E’ stato bello sapere che mi ha seguito anche chi non era appassionato di moto. Cosa dirò al presidente Mattarella? Vedremo, lì sentirò la pressione...».