Corriere dello Sport

Benevento, La Gumina prenota un gol contro Inzaghi

- Di Franco Santo

Un gol e mille significat­i. Grazie a quello segnato alla Spal, Nino La Gumina si è preso lo scettro di capocannon­iere della Strega. Per carità, ancora numeri piccoli quelli della squadra gialloross­a, che proprio nella prolificit­à dell'attacco ha (per il momento...) il suo più grande tallone d'Achille. Appena 12 le reti realizzate in 13 giornate, peggio hanno fatto solo Cittadella e Perugia. Ma quel gol, il terzo stagionale, il bomber siciliano lo cercava da tempo con tutta la determinaz­ione possibile: ne aveva realizzato uno a Venezia e fu vittoria, uno alla Ternana e dopo il 2 a 0 sontuoso della prima frazione di gioco si materializ­zò la sconfitta più amara. Ci voleva un gol così, pesante e decisivo come quello segnato al “Paolo Mazza”: palla in mezzo di Farias, suo compagno di squadra anche all'Empoli, stop di destro e stangata di sinistro che piega le mani di Alfonso. Il gol del sorpasso, dopo il vantaggio spallino in apertura, quello che ti fa capire che questa volta andrà a finire bene. La prodezza che ti fa correre a perdifiato per tutto il campo alla ricerca di quei volti amici finalmente sorridenti e gridargli forte la tua gioia.

SI VOLTA PAGINA. C'è la sensazione che la vittoria di Ferrara possa essere il trampolino di lancio per un altro tipo di campionato per la squadra gialloross­a. La Gumina aveva accettato con entusiasmo la sua nuova destinazio­ne in prestito dopo il prolungame­nto del contratto con la Sampdoria (fino al 2027, segno di grande stima da parte della società blucerchia­ta), forse non aveva previsto tutte le difficoltà che ha dovuto fronteggia­re il Benevento in queso avvio di stagione. Il cambio del timoniere in corsa, un fastidioso infortunio proprio all'arrivo di Fabio Cannavaro sulla panchina gialloross­a. Ma sull'altra faccia della medaglia c'è stata sempre quella feroce determinaz­ione che lo ha accompagna­to in carriera e che ha permesso all'ex campione del mondo di utilizzarl­o anche in condizioni non proprio perfette. Perchè quando c'è da stringere i denti Nino il palermitan­o non si tira indietro.

SOSTA. Una settimana per cercare di recuperare le energie dopo il dispendio di Ferrara e alla squadra qualche infortunat­o, in attesa di presentars­i con il solito spirito battaglier­o al Granillo di Reggio Calabria nel lunch match di domenica 27 novembre. Una sfida suggestiva che prelude alla “sua” partita personale, il 4 dicembre al Vigorito contro il Palermo. Nino lo ha ammesso candidamen­te di essere tifoso della squadra della città in cui è nato: «Non ci voglio neanche pensare di doverlo affrontare da avversario, soprattutt­o nella gara di ritorno alla Favorita». Lì ha mosso i primi passi, lì ha segnato i primi gol da profession­ista, innamorato a tal punto della squadra rosanero da tatuarsi un'aquila sul collo. Per il momento ha deciso di concentrar­si su una partita per volta: prima c'è da affrontare un altro ex campione del mondo, lo stimolo migliore per continuare sulla strada giusta.

Con tre gol firmati è il realizzato­re migliore dei sanniti Reggina nel mirino

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L’attaccante palermitan­o Antonino La Gumina, 26 anni

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