Allegri, cinquanta giorni per rifare la Juve extralusso
Una Juve di qualità per la rimonta scudetto. La rincorsa (impossibile?) al Napoli passa dalla difesa tornata ermetica, dal ritrovato spirito di squadra, dall’energia portata dai giovani, dal recupero degli infortunati, certo, ma c’è anche un altro ingrediente da aggiungere. La qualità, appunto. La rosa bianconera al completo vale il vertice della classifica e recuperare l’intero potenziale tecnico è il primo obiettivo di Massimiliano Allegri per la ripresa di gennaio. Proprio i tanti contrattempi, fisici e non, hanno privato la Signora di diverse pedine di primissimo livello nei primi tre mesi di stagione. Pogba, Chiec’è sa, Di Maria, Paredes, lo stesso Vlahovic nell’ultimo periodo, sono stati presenti a singhiozzo o del tutto assenti come nel caso del francese. E non c’è dubbio che dover togliere forzatamente dalla disponibilità un arsenale del genere abbia inciso eccome sul percorso dei bianconeri, che infatti sono incappati nel crollo in Champions League, con conseguente clamorosa eliminazione ai gironi, e in un avvio di campionato decisamente difficile, prima del colpo di reni delle ultime sei vittorie consecutive.
REALE. Adesso la missione è chiara: ripartire dopo il Mondiale con la Juve nella configurazione il più vicino possibile a quella “reale”, come finora non si è mai vista. E questo passa naturalmente dal rientro a pieno regime di Pogba e Chiesa. Paul ha saltato tutte le prime 21 partite stagionali e ora è in recupero dopo l’intervento chirurgico al ginocchio destro. E’ rimasto senza Mondiali e la sosta servirà per completare il percorso che lo dovrà riportare in campo. Le amichevoli che il club sta programmando da qui a Natale serviranno anche come test per verificare i suoi progressi. E non
dubbio che inserire il Polpo nel centrocampo bianconero, accanto a protagonisti consolidati come Locatelli e Rabiot e alle nuove leve Fagioli e Miretti, possa fare tutta la differenza del mondo. Stesso discorso per Chiesa, già rientrato per alcuni spezzoni di partita che hanno lasciato intuire ciò che potrà essere da gennaio in poi. Pure per Federico, il periodo che separa dalla ripresa sarà fondamentale in tema di recupero della migliore condizione fisica.
Qualità ma anche duttilità. Con loro, infatti, Allegri potrà variare con più facilità il vestito della Signora. Il ritorno alla difesa a tre ha garantito vecchie certezze ed è verosimile che si possa ripartire da qui ma, d’ora in poi, la Juve potrà essere più camaleontica e avere più alternative con 4-3-3 e 4-2-31. In cui far rientrare naturalmente pure la fantasia di Di Maria, finora protagonista sotto le aspettative, e, in regìa, la classe di Paredes, che dovrà scalare le gerarchie per ritrovare il posto da titolare. Qualità fa rima anche con atteggiamento. La Juve ha basato la sua rinascita sulla difesa e sulla ritrovata voglia di lottare ma con la Lazio si è vista una squadra capace di continuare ad attaccare fino all’ultimo, pur in vantaggio. E’ quel tipo di interpretazione, propositiva e non speculativa, che può portare lontano, specie se diventerà la normalità, specie se a supportarlo ci saranno i campioni.
Pogba e Chiesa a pieno regime per avere qualità e più soluzioni