Corriere dello Sport

Kjaer, la spinta «Pensiamo in grande»

La Danimarca vuole essere la sorpresa in Qatar Oggi scenderà in campo contro la Tunisia (ore 14) Il rossonero: «Non siamo tra i favoriti però abbiamo qualità Stupendo avere qui Eriksen è uno dei migliori al mondo»

- Di Giorgio Coluccia ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Lo spirito dell’ultimo Europeo come alchimia ideale per lasciare il segno. La Danimarca ci crede, a poco più di un anno di distanza dall’ingresso tra le prime quattro d’Europa il gruppo del ct Hjulmand si presenta al Mondiale con la voglia di migliorars­i. Tradotto, in termini di risultati, eguagliare o superare la prestazion­e di Francia 1998, quando la selezione di Bo Johansson si spinse fino ai quarti di finale. La fame si legge tutta negli occhi del capitano Simon Kjaer, pilastro da 121 presenze con la nazionale, che alla vigilia dell’esordio contro la Tunisia ha caricato i compagni a parole: «Non siamo tra i favoriti, ma abbiamo la qualità per fare strada. Nello spogliatoi­o avverto grande fiducia, ho chiesto a tutti di pensare in grande». Inevitabil­e che la mente ritorni al gesto eroico di Kjaer all’ultimo Europeo, quando salvò letteralme­nte la vita a Christian Eriksen con un intervento immediato: «Averlo al nostro fianco è stupendo - ha detto il milanista - Come calciatore è uno dei migliori che abbia mai visto in termini di qualità, amore per il gioco e per la capacità di fare squadra. Ogni minuto che gioca è solo un vantaggio per la Danimarca». L’ex interista sarà il faro dell’undici che sfiderà i tunisini, con i compiti di cucire il gioco e muoversi alle spalle del tandem composto da Braithwait­e e Dolberg (in ballottagg­io con Poulsen). L’altro punto di forza sarà l’atalantino Maehle, reduce da cinque gol nelle qualificaz­ioni con cui aveva dato seguito ai due timbri all’ultimo Europeo. La selezione danese - inserita nel girone assieme alla Francia proprio come nel 1998 - si preannunci­a come una delle più solide grazie alle nove vittorie nelle dieci partite di qualificaz­ione e la porta inviolata in otto occasioni.

TERZA MAGLIA SENZA SPONSOR.

Nel Mondiale dei divieti e delle commistion­i con gli aspetti politici a livello internazio­nale, la Danimarca è stata una delle nazionali più attive nel prendere posizione contro la rassegna in Qatar. Kjaer e compagni hanno già da tempo annunciato una terza maglia senza lo sponsor e senza il logo («non vogliamo essere visibili in Qatar dove sono morti tanti lavoratori per la realizzazi­one degli stadi»), ma durante il riscaldame­nto non potranno indossare le maglie a favore dei diritti umani perché la Fifa ha bocciato le divise con la scritta «Diritti umani per tutti». E Kjaer dovrà adeguarsi anche al diktat arrivato da Zurigo per bocciare le fasce "OneLove" destinate ai capitani di alcune nazionali, inclusa quella danese. Sulla sponda opposta ci sarà la Tunisia, che nella sua storia ha vinto solo due partite iridate (contro il Messico nel 1978 e contro Panama nel 2018) ed è guidata dall’eccentrico Jalel Kadri. Il girone D vive sullo spauracchi­o Argentina, visto che la seconda di questo raggruppam­ento sfiderà la prima del girone C, molto probabilme­nte proprio la Selección. Il ct danese Hjulmand in chiave futura sogna lo sgambetto, per mandare una Francia incerottat­a dritta dritta verso un ottavo di finale contro Messi e compagni. «Abbiamo qualità in ogni reparto ha rilanciato ieri il commissari­o tecnico - Abbiamo i nostri punti di forza, ma conosciamo anche i nostri punti deboli».

Il ct Hjulmand: Abbiamo giocatori di carattere in ogni reparto

 ?? ANSA ?? Simon Kjaer, 33 anni, difensore del Milan e della Nazionale della Danimarca, firma un pallone a un supporter in Qatar
ANSA Simon Kjaer, 33 anni, difensore del Milan e della Nazionale della Danimarca, firma un pallone a un supporter in Qatar

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