«Riforma subito Il tempo scade»
Stavolta, alla formula da lettera aperta ha preferito la missiva diretta. Pubblica, ma con i nomi dei due destinatari stampati in cima, come protocollo di cortesia impone. Francesco Ghirelli ha una gran voglia di parlare veramente di riforme, e non soltanto trattarne come una generica esigenza. Così, visto che il Consiglio Federale di dicembre si avvicina e dovrà essere preceduto da un’assemblea dei club di Lega Pro dai quali avere un mandato per fare proposte concrete da portare alle due altre leghe e alla Figc -, Ghirelli ha rivolto questo appello epistolare: «Caro Presidente Casini, caro Presidente Balata. Per prima cosa mi scuso per il disturbo che Vi arreco. Non sono “agitato” nel fare, ma preoccupato dello stato di salute del calcio italiano. Avverto che il tempo non è una variabile indipendente, abbiamo una situazione di seria crisi economico-finanziaria (non citerò i dati che ho messo nella mia prima missiva a voi due e a cui rimando) che mette a rischio la tenuta del sistema calcistico; una situazione di grave impatto psicologico, determinato dal fatto che il mondo del calcio e dell’entertainment sono concentrati su Doha e la nostra nazionale sta a casa; infine una situazione di non competitività delle nostre società nelle coppe europee. Se a questo si congiunge l’assenza delle generazioni millennials, i Nativi Digitali, nati tra il 1980 e il 1994, e la totale assenza della generazione Z, i Digital Innates nati tra il 1995 e il 2010, il futuro rimane fortemente messo in discussione e/o precluso al calcio. Ab
biamo una responsabilità diretta, anche personale. Dobbiamo svolgere seriamente il nostro ruolo di dirigenti nazionali, dobbiamo quindi incontrarci e lavorare, ognuno di noi rinunciando a qualcosa di ciò che vorremmo a beneficio dell’interesse generale e pertanto sono a sottoporVi le seguenti disponibilità per l’incontro:- 29 novembre p.v. a Milano, in via Rossellini da voi, dalle ore 9 alle 13;- 30 novembre p.v. a Milano, in via Rossellini da voi, dalle 8 alle 11».
NESSUN RETROPENSIERO.
I maliziosi potrebbero pensare: ecco, l’ha incartata in modo tale che nessuno possa sottrarsi senza dare l’impressione di volersi mettere di traverso. In realtà, la premura di Ghirelli è tutta dettata dall’urgenza che attribuisce al bisogno di iniziare seriamente a parlare di che calcio sarà, di che calcio vogliamo che sia. Ripete, come un mantra: «Bisogna agire, le nubi sono cupe all’orizzonte e abbiamo tutti bisogno di agire insieme». Nessuna precondizione, insomma. Facciamo presto, questo il senso che, facile immaginare, troverà la benedicente approvazione anche del presidente federale Gravina. Ghirelli vuole essere parte uguale degli altri soggetti che hanno bisogno che di riforma del calcio si parli seriamente.
La Lega Pro ipotizza due date per dare il via al lavoro per cambiare il calcio