Il Pescara cala un tris La Turris mastica amaro
Sfortunato l’undici di Di Michele I biancazzurri di nuovo secondi possono pensare al Catanzaro
PESCARA 2 3
TURRIS (4-3-3): Perina 4,5; Manzi 5 Boccia 5 Frascatore 5,5 Contessa 5 (38' st Ercolano 6); Haoudi 5,5 (22' st Acquadro 6) Taugourdeau 5,5 (26' st Vitiello 5,5) Gallo 6; Giannone 6 Longo 5 (22' st Maniero 5) Leonetti 5,5. A disp.: Donini, Fasolino, Ardizzone, Primicile, Nocerino, Stampete, Invernizzi, Di Nunzio, Aquino. All.: Di Michele 5,5. PESCARA (4-3-2-1): Sommariva 6; Cancellotti 6,5 Brosco 7 Boben 6,5 Milani 6 (26' st Di Marino 6); Aloi 6,5 (15' st Gyabuaa 6,5) Kraja 6 Mora 7; Cuppone 6 Kolaj 5,5 (15' Tupta 6); Vergani 6 (26' st Lescano 6). A disp.: D'Aniello, Palmiero, Manu, Delle Monache, D'Aloia, Crecco, Ingrosso, Saccani, Germinario. All.: Colombo 7.
ARBITRO: Saia di Palermo 5. Guardalinee: Lazzaroni e Ravera.
Quarto uomo: Turrini. MARCATORI: 21' pt Brosco (P), 19' pt Mora (P), 44' st' Cuppone (P, aut.), 48' st Gyabuaa (P), 49' st Ercolano (T),
AMMONITI: Leonetti (T), Milani (P), Manzi (T), Mora (P) NOTE: Spettatori 1.200 circa. Angoli 5-2 per la Turris. Recupero, 1' pt, 4' st.
Riccardo Brosco ha lo sguardo fiero e il fisico da corazziere: possente e dotato di grande tecnica, di norma impedisce agli avversari di andare a bersaglio, ma stavolta s'è travestito da goleador sbloccando il risultato di una partita che si stava mettendo male per un Pescara che voleva portarsi a tre punti dal Catanzaro, con la pos
sibilità di poterlo agganciare domenica prossima. Al 21’ pt Brosco s'è precipitato in velocità nell’area della Turris sorprendendo Boccia e Frascatore, mentre dall'angolo partiva il traversone di Aloi su cui Brosco si è fiondato deviando in rete.
Luca Mora ha 33 anni, calciatore polivalente: è un piacere vederlo giocare e concludere le azioni con quel suo mancino efficace che ha utilizzato per raddoppiare. Punizione nei pressi della bandierina. Sul pallone (19' st) s’è portato il capitano Mora che, con un perfido tiro ha ingannato un sorpreso Perina col pallone finito in rete tra l’incredulità generale. Sono stati gli unici sprazzi di un Pescara cinico e concreto che riprende il 2° posto con l’intenzione di conquistare il primo, domenica all’Adriatico.
PASSO CADENZATO. Andamento cadenzato di una squadra puntualmente a segno per l’11ª gara di fila che, ai titoli di coda, ha voluto concedersi il brivido dell’incertezza del risultato, regalando alla Turris l’autorete di Cuppone che ha deviato il traversone spedito dall’angolo da Giannone, sorprendendo Sommariva che, chiamato in extremis a sostituire Plizzari, fin lì se l’era cavata senza patemi. Per non soffrire troppo, dopo 2’ di recupero, il Pescara ha deciso di chiudere la storia con un piattone rasoterra di Tupta, subentrato a Kolaj dopo un’ora di gioco. Per non essere da meno, pure l’altro nuovo entrato Ercolano, della Turris, ha fatto centro con un tiro a giro quando mancavano 40” al termine del recupero concesso dall’arbitro Saia, contestato per la rete annullata per un fuorigioco inesistente alla Turris al 10’ pt, ingannato dal suo assistente Lazzaroni che non s’era avveduto del retropassaggio del pescarese Colai che aveva rimesso in gioco Leonetti pronto a insaccare. Chissà, la partita avrebbe potuto avere un racconto diverso rispetto a quello di una Turris bella a vedersi e di un Pescara particolarmente concreto.